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Chiusa questa parentesi, torniamo al crimine vero e proprio. Bisogna ribadire che per l’uccisione fu utilizzata una pistola calibro 40, proprio come quella con cui Andrew si sarebbe suicidato e che gli fu ritrovata in mano; sia la vittima che il killer hanno ritenuto un proiettile nel cranio; ma, mentre nulla abbiamo potuto osservare del corpo di Versace, Cunanan, in una foto scattata dalla scientifica, appare integro, con un rivolo ematico che esce dall’orecchio: niente sangue sulla testiera, solo sul materasso, eppure quel calibro avrebbe dovuto  farne schizzare ovunque e devastare il volto. Il corpo fu  restituito alla famiglia già cremato. 

La famiglia Cunanan si è sentita poco, e quasi nessuno l’ha cercata; il padre non credeva né che il figlio fosse l’assassino (almeno, non di Versace), né che si fosse suicidato, e alludeva a un complotto malavitoso.

La storia di questo giovanotto è, in effetti, un po’ bizzarra. Non si capisce perché fosse già in disgrazia, nel suo “mestiere”, ancora in giovane età, nel pieno delle forze; ci assicurano che avesse un quoziente intellettivo altissimo, tanto da essere entrato nel club “MENSA” ( in che modo?), riservato alla cerchia dei superdotati del globo, ma non è riuscito a combinare nulla nella vita, a parte, stando alla versione conosciuta, atti nefandi e nefasti. Ne consegue, secondo le voci accreditate, che il californiano abbia dedicato le sue risorse al male assoluto e, stanco e provato da una vita ancora breve ma già logorata, si sia risolto a concluderla con un gesto criminoso “alla grande”, in linea con la sua personalità megalomane.

Obiezioni? Molte, non nostre e non da oggi: vediamole brevemente.

Il custode entra nella house boat con la moglie: perché mai? Se si è insospettito – e ricordiamo che ha 73 anni - , è una buona idea coinvolgere la povera donna ( non giovane propria volta, immaginiamo) in una perlustrazione, pistola in pugno? Il suo primo pensiero è che qualcuno abbia dormito nella casa galleggiante – che in teoria non è affittata – perché c’è un divano letto aperto nel living room all’ingresso, ma nelle immagini che conosciamo non sembra nemmeno utilizzato e non si può sapere come lo avessero lasciato gli occupanti in precedenza. Il letto è al piano rialzato, infatti è lì che si trova il corpo di  Andrew, ma il sorvegliante nemmeno ci arriva: gli basta vedere il divano, sente il colpo e scappa. Nessun altro ha sentito lo sparo; in compenso, il criminale aspetta proprio il momento in cui entra gente, per spararsi.

Rientra in ballo il caso di Chico Forti, funzionale ai nostri interrogativi. Il capo detective Gary Schiaffo, incaricato del caso Versace, ha rilasciato delle dichiarazioni al nostro connazionale tuttora detenuto, c’è tanto di filmato trasmesso in Italia (Rai3) e in Francia nel 1997. Le sue affermazioni sono gravi: diversi corpi di polizia avrebbero cercato di entrare nell’imbarcazione, ma non ci riuscirono fino a sera, perché il sito era stato blindato dall’FBI e solo sulle sue frequenze si poteva comunicare, tagliando fuori tutti gli altri. Le riprese di Chico mostrano dei reperti abbandonati ( come una tinta per capelli, quasi a riprova del trasformismo di Cunanan, noto anche come travestito) e un arredamento davvero poco americano, dal momento che c’è un bidet…

Che fine ha fatto Gary, classe 1948? Schiaffo risulta essere andato in pensione subito dopo la risoluzione del caso per fare l’investigatore privato, inciampando in successive denunce e condanne per scorrettezze pesanti, risalenti al periodo in cui ancora faceva il poliziotto.

Spostiamoci adesso sul set del delitto. E’ ancora vivo nel ricordo quel flash, gli scalini insanguinati, il piccione stecchito, le due rose rosse. Dobbiamo accodarci alle insinuazioni secondo cui non è vero che l’uccelletto sarebbe morto per delle schegge di rimbalzo, ma sia un messaggio in ben noto stile mafioso? E le rose rosse, costituirebbero il famigerato riferimento ad appartenenze sataniche e frequentazioni esoteriche? Ci muoviamo male in questa materia, rimandiamo a chi ne sa di più.

Invece, stiamo tuttora aspettando che ci dicano qualcosa riguardo eventuali esami tossicologici sul corpo di Andrew, mai pervenuti; o di sapere se sia vero che il prostituto avesse il passaporto dello stato fantasma di Sealand. Cos’è Sealand? Una ex piattaforma petrolifera dismessa, di cui tale Tornsten Reineck, tedesco, si era appropriato dichiarandosene sovrano e che pare sia diventata un importante snodo di narcotraffico. Chi è Reineck? Lo descricono come faccendiere tedesco, proprietario di un locale LGBT, amico di un altro teutonico, Thomas Knott, che faceva affari con Dale Pike e avrebbe messo in contatto quest’ultimo con Chico Forti, per la famosa trattativa d’acquisto di un hotel di Ibiza: per la qual faccenda Forti verrà accusato dell’omicidio di Pike ( trovato morto in una spiaggia di Miami nel febbraio 1998) e condannato all’ergastolo. Ma questa è un’altra storia. O no?

Oggi, la house boat non esiste più: fu presto demolita dalle autorità del posto, a causa, dissero, della rottura di un tubo di sentina che rendeva pericolosa la navigazione. Casa Casuarina, un’ elefantiaca costruzione di oneroso mantenimento, è stata acquistata da investitori del settore; e la maison Versace pare essere passata di proprietà di Michael Kors, nel 2018, mantenendo i parenti  a libro paga. Fine di un mito ( come Gucci), declino delle grandi firme, che viaggiano ormai sulle tappezzerie delle influencer; Armani ha dichiarato di aver convertito la produzione in mascherine, la moda forse è già per i libri di storia. Sic transit gloria mundi.