Screwball comedy. Con questa espressione negli Stati Uniti venivano definiti i film che noi in Italia classifichiamo come apparteneneti alla categoria dei telefoni bianchi. In pratica, una storia d'amore veniva raccontata all'interno di intrighi e avventure che avevano come risvolto la farsa.

Una delle attrici simbolo di questo genere di film fu Carole Lombard scomparsa a soli 33 anni agli inizi del 1942 per un incidente aereo.

Bella, sofisticata, divertente, Carole Lombard fu amatissima da pubblico e critica tanto da diventare la star più pagata della Hollywood degli anni '30.

Dal 24 al 29 gennaio 2017 il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana ne celebra il ricordo con una rassegna a lei dedicata a 75 anni dalla prematura scomparsa: CAROLE LOMBARD: ELEGANZA E COMICITÀ.

In programma 4 film che più di altri l’hanno resa celebre:

24 gennaio: L’impareggiabile Godfrey del 1936 con William Powell.
Godfrey è un ex benestante che viene assunto da una famiglia di ricchi un po’ pazzi composta da padre, madre e due figlie. Godfrey con la sua calma e intelligenza aiuterà tutti: il padre che sta per andare in rovina, la figlia pestifera (che umilia duramente) e l’altra sorella (che sposa).

27 gennaio: Il signore e la signora Smith del 1941, con la regia di Alfred Hitchcock e Robert Montgomery come partner.
David Smith scopre che il proprio matrimonio, caratterizzato da continui litigi, non è legalmente valido. Decide comunque di tacere la notizia alla moglie. La signora Smith che a sua volta era già stata informata, di fronte ad una mancata “riproposta di matrimonio”, va su tutte le furie e caccia di casa il marito di cui però, è ancora innamorata.

28 gennaio: Nulla sul serio del 1937 con Fredric March.
Un giornalista a caccia di scoop si interessa al caso di una giovane dattilografa condannata a sicura morte a causa delle radiazioni. In realtà la donna gode di ottima salute, ma finge di essere moribonda per potersela spassare.

29 gennaio: Vogliamo vivere! del 1942 con la regia di Ernst Lubitsch.
Dopo l’invasione nazista una compagnia di teatro polacca versa in cattive acque. Quando la situazione diventa insostenibile arriva il colpo di genio dell’impresario: mettere in scena un ingegnoso imbroglio, approfittando della somiglianza con Hitler di uno di loro.