Di fronte ad una inflazione che sfiora l'80%, qualsiasi banca centrale alzerebbe i tassi di interesse. Anzi, l'avrebbe fatto già da un pezzo.

Ma non è quello che finora ha fatto la Banca centrale della Turchia, perché Erdogan la tiene in ostaggio  e le impedisce di operare delle strette monetarie.

Anzi, l’anno scorso l’istituto tagliò i tassi d'interesse dal 19% al 14% in appena tre mesi, mentre l’inflazione esplodeva.

Questo ha avuto come effetto il continuo balzo in avanti dell'andamento dei prezzi, e contemporaneamente la caduta dalla Lira, che a dicembre ha toccato i minimi storici contro il dollaro. E adesso la situazione si sta ripetendo.

Ufficialmente, l'inflazione in Turchia ha raggiunto il 79%, un livello che non si vedeva da 24 anni, ma che secondo l’istituto indipendente ENAG sarebbe molto al di sotto di quella reale, con i prezzi al consumo che su base annua sarebbero cresciuti invece del 160,80%.