In base ad un'analisi dei prezzi di tutto il 2015, l'ufficio studi della CGIA di Mestre ha identificato alcuni aspetti principali relativi alla spesa degli italiani: il calo della bolletta energetica sia per il trasporto che per il riscaldamento, la diminuzione della spesa per i prodotti IT e l'aumento della spesa per alcuni prodotti alimentari, in particolar modo frutta e verdura. Per quanto riguarda la spesa energetica, questa ha tratto vantaggio del forte ribasso del prezzo del petrolio che, nel 2014, ha avuto un andamento medio intorno ai 100 USD al barile, mentre il prezzo medio del 2015 si è attestato intorno alla metà. Nonostante questa diminuzione dei costi all'origine, il prezzo dei prodotti raffinati non è però diminuito altrettanto, attestandosi su medie oscillanti tra il 10% e il 20%. In seguito all'estate molto calda, si è avuto un aumento della richiesta di frutta e verdura. Questo dato, insieme alla siccità e a problemi legati alla distribuzione hanno portato ad un incremento medio dei prezzi fino al 10%. Infine, la CGIA di Mestre si dice preoccupata sull'andamento economico del paese a causa della bassa inflazione. L'andamento medio dell'inflazione per tutto il 2015 si attesta intorno allo 0%, dato che sottolinea una stagnazione nei consumi degli italiani.