Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, dopo la manifestazione di ieri in Piazza del Popolo, domenica è stato ospite  della trasmissione Mezz'ora in più, di Lucia Annunziata, in onda su Rai3.

"Siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni, non ne escludiamo neanche una", ha sostenuto Landini. "[È il momento di] agire, anche nei luoghi di lavoro e con le imprese. Non escludiamo nulla, consapevole che non è che uno sciopero generale risolve tutti i problemi... Una situazione di questo genere non è più tollerabile [pelrché] la gente che lavora non ce la fa più. ...I diritti, come quello alla salute, non sono più garantiti. Questa situazione va cambiata, bisogna ribellarsi e mettere in campo delle iniziative. ...Abbiamo riscontrato una voglia, una domanda di cambiare le cose. Tra maggio e giugno abbiamo fatto diverse manifestazioni e abbiamo visto una partecipazione molto forte. Abbiamo fatto tantissime assemblee. La gente si sente da sola, non si sente ascoltata e chiede di essere rappresentata e di cambiare questa situazione. La domanda che abbiamo raccolto è importante. ...[Ieri] in piazza non c’era solo il sindacato, ma c'erano quasi un centinaio di associazioni che assieme a noi dicono che oggi è venuto il momento di produrre un cambiamento vero. Metà del Paese non va più a votare e non si sente più rappresentato da nessuno. ...Mi lamento di una cosa molto precisa. Questo Governo - che non è maggioranza nel Paese - ha una maggioranza nel Parlamento, cosa che negli ultimi 10 anni non è avvenuto, ma non accetta di mediare le scelte che assume e non riconosce alle organizzazioni sindacali il ruolo di un soggetto che può negoziare e con cui trovare delle mediazioni. Noi dobbiamo recuperare una forza soprattutto verso le nuove generazioni. L'azione che dobbiamo mettere in campo è ricostruire una rappresentanza. ...Il mio compito sindacale non è quello di unire la sinistra, ma dare una prospettiva ai giovani e risolvere i problemi del lavoro. Noi parliamo con tutti, noi non ci fermiamo, e lo dico anche sul piano della mobilitazione. ...Non aver ancora deciso il commissario [per l'Emilia-Romagna] penso sia una stupidaggine. Non si possono fare speculazioni politiche su questo. Si deve mettere il territorio subito in grado di operare. Credo che questo sia proprio un errore del Governo; non hanno ancora deciso, e non capisco perché".