In un’epoca in cui la superficialità della comunicazione rischia di prevalere su contenuti più profondi, l’invito a leggere l’intera Bibbia in sei mesi si presenta non solo come una sfida, ma come un’opportunità per riappropriarsi della Parola di Dio. Un compito ambizioso, che richiede disciplina e dedizione, ma che promette un arricchimento spirituale straordinario.
Leggere circa sette o otto capitoli al giorno, con una costanza che poco ha a che vedere con la frenesia quotidiana, diventa un atto di resistenza contro la banalità. La Bibbia, come afferma il teologo Karl Barth, è "la Parola di Dio, che risuona in ogni pagina". È essenziale approcciarsi a questo testo sacro con la giusta attitudine, pronti a scoprire verità nuove e ad applicarle nella vita di tutti i giorni.
Ogni mattina, alzandosi con la luce dell’alba, il credente può dedicare il suo tempo alla lettura dell’Antico Testamento. Non si tratta di un semplice esercizio intellettuale, ma di un momento di ascolto, un dialogo con il Creatore. Come scrive Dietrich Bonhoeffer, "l’ubbidienza a Dio e la lettura della Bibbia sono inseparabili". Meditare sui passaggi letti, riflettere su come questi possano influenzare il nostro vivere quotidiano, è un invito a diventare discepoli più consapevoli.
A metà mattina, un breve momento di riflessione sul Nuovo Testamento ci riporta al cuore del messaggio cristiano: l’amore e la grazia di Gesù. È in questo confronto che il Vangelo si fa vita, illuminando le tenebre e rispondendo ai dubbi esistenziali che spesso ci assillano. La lettura dei Vangeli non è solo un atto di devozione, ma un modo per lasciarsi interrogare dalla Parola. "Non siamo noi che possediamo la Bibbia, ma è la Bibbia che possiede noi", sostiene il teologo N.T. Wright. Ogni pagina invita a una trasformazione interiore.
Il pomeriggio offre l’occasione per riflettere sui Salmi o sui libri sapienziali. La bellezza di un verso che ci invita a riconoscere la grandezza di Dio, come “Signore, tu sei il mio Dio, ti cerco, la mia anima ha sete di te” (Salmo 63:1), diventa un richiamo alla gratitudine. Ringraziare per la Parola che illumina il cammino, per la saggezza che guida le decisioni quotidiane, è un atto di riconoscimento del nostro bisogno di Dio.
La sera, ripensare alle letture del giorno diventa un modo per prepararsi ad affrontare le sfide di domani. Cosa ci ha insegnato il Signore? Quali verità abbiamo scoperto? Ogni lettura è un invito a lasciare spazio alla riflessione, a lasciar sedimentare nella nostra anima il messaggio divino. Come afferma Tim Chester, "la Parola di Dio non è solo per essere letta, ma per essere vissuta".
Infine, prima di coricarsi, rivedere i versetti chiave è un gesto di amore verso la Parola. Questo atto di ripetizione, di memoria, è fondamentale per imprimere nel cuore le verità apprese. Così, il credente si addormenta con la consapevolezza di avere accettato la sfida di immergersi nella Bibbia, riconoscendo che ogni giorno è un'opportunità per crescere nella fede.
In questo percorso di sei mesi, il lettore avrà non solo la possibilità di completare la Bibbia, ma di viverne ogni parola, ogni insegnamento, ogni sfida. Un invito a tutti i cristiani, sia cattolici che protestanti, a riscoprire la bellezza e la profondità della Scrittura, che continua a parlare ai cuori e a trasformare le vite.
Fonte: lacompagniadelvangelo.blogspot.com/2024/10/leggere-e-pregare-lintera-bibbia-in-sei.html