Il riciclaggio di denaro attraverso il mercato dell'arte e quello immobiliare sono i due metodi principalmente usati per "ripulire" capitali illeciti. Questi sistemi offrono infatti opportunità di occultamento, aumento del valore e difficoltà nel tracciamento delle transazioni usando un'area ancora non coperta totalmente dalla normativa.
Ultimamente però i due canali sembrano essere sovrapposti, complementari e collaterali.

Nel caso del mondo dell'arte evidenziamo:

  • Valutazione soggettiva: il valore di un’opera d’arte è spesso arbitrario e difficile da contestare.
  • Transazioni opache: molte vendite avvengono in contesti privati, senza registrazioni dettagliate.
  • Uso delle case d’asta: opere acquistate con denaro sporco possono essere rivendute a prezzi gonfiati, generando denaro "pulito".
  • Esportazione e occultamento: opere d’arte possono essere trasportate facilmente in paradisi fiscali o custodite in freeport (magazzini extraterritoriali).
  • Uso di prestanome: acquisti effettuati da intermediari per nascondere il vero proprietario.

IL MONDO DELLE CASE A BASSO COSTO

Le case in vendita a basso costo, addirittura ad 1 euro nei piccoli paesi italiani sono nate come iniziativa per contrastare lo spopolamento. Tuttavia, hanno attirato anche soggetti interessati al riciclaggio.

Come funzionano nel riciclaggio?
Un soggetto acquista una casa a basso costo tramite un prestanome. Fa arrivare denaro illecito sotto forma di investimenti per la ristrutturazione.
Giustifica i costi con false fatture per lavare il denaro, oppure inizialmente non li giustifica affatto: ha dato valore ad un bene per riqualificarlo e poi rivenderlo.

I DUE SISTEMI UNITI
Il sistema combinato inizia con l’acquisto di immobili a basso costo che presto diventano oggetto di attenzione per l'arte e per le mostre. Viene quindi creata una rete fittizia di informazioni che invadono giornali, media e social network, al solo scopo di giustificare l'incomprensibile investimento nei piccoli borghi.
C'è poi la fase del contatto con artisti emergenti facendo credere loro di partecipare ad un grosso progetto di lancio del loro talento.

Il valore dell’immobile viene poi gonfiato attraverso una ristrutturazione con costi elevatissimi. Le imprese edili coinvolte possono essere controllate dallo stesso gruppo criminale, creando così un ciclo chiuso dove il denaro illecito viene riciclato attraverso fatture false per lavori edili.
Il denaro sporco viene quindi trasformato in pagamenti legali a queste imprese, che poi lo restituiscono sotto forma di salari fittizi, consulenze o altri strumenti per farlo rientrare nel sistema finanziario.

Dopo la ristrutturazione, l’immobile può essere venduto a un prezzo elevato, magari a un altro soggetto legato allo stesso sistema di riciclaggio. In alcuni casi, la casa non viene nemmeno venduta ma rimane inutilizzata, servendo solo come strumento di transito per i capitali.

Un’ulteriore strategia prevede l’utilizzo di gallerie d’arte o fondazioni culturali come intermediari tra il mercato immobiliare e quello artistico. Un criminale può acquistare un immobile tramite una fondazione artistica, dichiarando che sarà utilizzato per ospitare esposizioni o residenze d’artista. Questo crea un’ulteriore copertura legale e permette di ottenere agevolazioni fiscali.

L'APPELLO SOCIALE

Se nel vostro paese o quartiere notate ristrutturazioni estremamente costose su case che prima erano in stato di abbandono, con lavori finanziati da società sconosciute o da persone senza legami con la comunità, fate attenzione.
Se improvvisamente iniziano a comparire individui mai visti prima, magari stranieri o con movimenti poco chiari, potrebbe trattarsi di un tentativo di riciclaggio di denaro. Segnalare questi fenomeni alle autorità o ai giornalisti locali può aiutare a proteggere il territorio da speculazioni e infiltrazioni criminali.
Un’attenzione collettiva è il primo passo per difendere il patrimonio e la sicurezza della propria comunità.