L'INPS ha reso noto i dati relativi al numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate ad aprile 2017, pari a 23,9 milioni.
Il valore indica una contrazione del 58,1% rispetto alle ore autorizzare ad aprile 2016, quando erano 57 milioni.

Questi i valori in dettaglio:

Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) sono 7,4 milioni, in diminuzione del 50,3% rispetto ad aprile 2016 (15 milioni);
Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria ( CIGS) sono 14,5 milioni, in diminuzione del 62,7% rispetto ad aprile 2016 (38,8 milioni);
Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) sono 2 milioni, in diminuzione del 38,2% rispetto ad aprile 2016 (3,2 milioni).

Un risultato sicuramente positivo... a prima vista, ma non è così. Infatti, le ore di cassa integrazione non aumentano non in funzione del numero di nuovi posti di lavori, quanto a causa della stretta autorizzativa dovuta al Jobs Act che ha ridotto la durata della CIG (due anni, elevabili di altri 12 mesi, a determinate condizioni, nel quinquennio mobile) e, soprattutto, ha introdotto costi aggiuntivi per le aziende che fanno ricorso alla cassa straordinaria, riducendo le causali e prevedendo una procedura burocratica più sringente per le richieste.

Inoltre, dal 1° gennaio 2017 alcuni ammortizzatori sociali come l'indennità di mobilità (sia ordinaria che in deroga) e la disoccupazione speciale dell'edilizia non sono più disponibili.

Conseguenza della situazione? Le domande presentate per eventi di disoccupazione a marzo 2017 sono 111.334, con un aumento del 12% rispetto a marzo 2016 quando erano risultate 99.435.

In dettaglio:

109.823 domande di NASpI;
1.139 domande di mobilità;
353 domande di disoccupazione;
15 domande di ASpl;
4 domande di mini ASpl.