Dante è un film del 2022 (94 min) diretto da Pupi Avati, un regista e sceneggiatore italiano. Gli attori principali sono: Alessandro Sperduti (Dante), Carlotta Gamba (Beatrice), Sergio Castellitto (Giovanni Boccaccio). 

La pellicola non tratta, come si può erroneamente pensare, della stesura della Divina Commedia ma bensì si ispira al libro di Boccaccio ‘Trattatello in laude di Dante’, nel quale viene narrata la vita di Dante Alighieri. Infatti il regista si concentra sul “rapporto” tra Boccaccio e Dante Alighieri seppure non si siano mai incontrati. La pellicola riprende l’infanzia di Dante, l’incontro con Beatrice, la sua amicizia con Guido Cavalcanti, l’esilio e la sua morte avvenuta nel 1321. Lo scopo di Boccaccio in questa opera cinematografica è portare dieci fiorini d'oro come risarcimento simbolico a Suor Beatrice, unica figlia rimasta in vita di Dante. Il film è pieno di flashback, infatti già dall’inizio della pellicola ci sono eventi infantili ed adolescenziali che hanno segnato la vita del giovane poeta fiorentino, tra cui la morte della madre, il nuovo matrimonio del padre e l’incontro con i membri della famiglia Portinari tra cui Beatrice, che diventerà la donna-angelo protagonista dei suoi scritti, che poi morirà nel 1290. Beatrice anche dopo la sua morte compare diverse volte nel film, attraverso visioni mistiche e apparizioni nei sogni del poeta. Le scene, nelle quali compare Bice (il vero nome di Beatrice Portinari) dopo la sua morte, hanno una tendenza angosciante a tratti inquietante, che provocano un senso di disagio allo spettatore, e si alternano a scene ben illuminate e pacate. La trama è romanzata non solo per scelta del regista ma anche perché l’opera di Boccaccio a cui è ispirata ‘Trattatello in laude di Dante’ contiene elementi di fantasia.

Ciò che mi ha colpito e piaciuto di più di ‘Dante’ è la capacità del regista, Pupi Avati, di trasmutare in immagini l’amore, i sentimenti e le emozioni del poeta con un’accuratezza ai dettagli impressionante. Mi è anche piaciuta l’alternanza, descritta in precedenza, tra calma ed inquietudine ma anche i dialoghi, i costumi e le ambientazioni molto consueti con l’epoca medievale.

voto: 4/5