Cosa sta accadendo a Belgorod? Si tratta di una domanda che molti si pongono dopo le notizie di combattimenti nella regione russa confinante a nord dell'Ucraina. L'interrogativo è rappresentato dal sapere con chi stiano combattendo le forze di difesa russe.

Il Cremlino si è detto "preoccupato" per la situazione e ha accusato Kiev di essere responsabile dell'attacco. Ma l'Ucraina ha negato ogni coinvolgimento e ha sostenuto che si tratta di una "prevedibile crisi interna russa" causata dal malcontento dei cittadini russi verso il regime di Putin e la sua guerra contro l'Ucraina. Secondo la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, i sabotatori sarebbero "patrioti russi" che si sono ribellati al Cremlino.

L'incursione nella regione di Belgorod era prevedibile, quasi annunciata, secondo alcuni analisti. Già a gennaio scorso, il presidente ucraino Zelensky aveva chiesto ai suoi uomini un'azione in territorio russo con la presa di un villaggio, come rivelato da documenti riservati del Pentagono. Inoltre, gli ucraini hanno sempre usato il fattore "sorpresa" con manovre lontane dal fronte, come l'affondamento del Moskva in Mar Nero e i raid di droni in profondità nel territorio russo. L'incursione fa seguito all'uccisione di blogger e propagandisti pro Putin, eliminazioni rivendicate e non più negate.

L'area dei combattimenti, teatro di "incidenti", sabotaggi, esplosioni riguarda il distretto di Grayvoronsky e potrebbe essere anche un'azione motivata dalla necessità di studiare il terreno in vista di iniziative più ambiziose.

Per il Cremlino, invece, lo sconfinamento del conflitto nel proprio territorio è attribuita all'esercito ucraino come ritorsione alla caduta di Bakhmut (nel Donehtsk, smentita da Zelensky). Con la "mini" invasione della regione di Belgorod, Kiev cercherebbe di distrarre l'opinione pubblica interna ed estera dalla caduta di quella che, a torto o a ragione, è diventata una roccaforte del Donbass.

Intanto, rimane un rebus la controffensiva di Kiev, anche se non è affatto presa sottogamba da Mosca che, come ha illustrato un servizio della BBC con tanto di foto satellitari, ha trincerato  con meticolosità e secondo precisi criteri di difesa, gran parte del territorio conquistato in Ucraina a sud e a est.