L'ex ministro conservatore Nicky Morgan, rispondendo a Theresa May che oggi ha presentato in Parlamento il nuovo piano per la Brexit anticipato ieri, ha consigliato alla premier di non calendarizzarlo ai primi di giugno, in modo da avere più tempo per migliorarlo ed avere così la possibilità di stendere un testo più accettabile per tutti rispetto alle tre versioni già  bocciate in precedenza.

Un invito leale e cortese, che nasconde solo in parte le tensioni presenti nel partito Conservatore, dove gli appartenenti al gruppo dei cosiddetti Brexiteer starebbero valutando l'ipotesi di dare fin da subito il ben servito a Theresa May.

Ipotesi suffragata dal fatto che si sono riuniti mentre la May stava ancora intervenendo in Parlamento. Fatto definito da molti commentatori politici britannici come un brutto segnale per la premier.

Inoltre, alcuni parlamentari, starebbero in queste ore valutando la possibilità di sfiduciare la May già nella prossima riunione dei peones (parlamentari di secondo piano) del gruppo dei conservatori... una sorta di congiura di palazzo, regolamento del partito permettendo.

Tutto questo per riassumere che il nuovo piano elaborato dalla May non piace ai conservatori, o perlomeno a quella parte, non certo irrilevante, dei sostenitori della Brexit che aveva già bocciato gli altri tre da lei proposti.

Ma la May confidava soprattutto nella possibilità di convincere almeno una parte dei laburisti a sostenere il suo nuovo piano. Ma anche in questo caso, la riposta di Jeremy Corbyn non lascia molte speranze al primo ministro britannico. Il leader dei laburisti ha dichiarato che l' "audace nuovo accordo" sarebbe solo una "versione riconfezionata" di quelli precedenti.

Inoltre, Corbyn ha aggiunto che "nessun parlamentare laburista può votare un accordo promosso da un primo ministro che ha solo pochi giorni di vita [politica, ndr].

La Brexit ha diviso la nostra società ed ha avvelenato la nostra democrazia", ha proseguito Corbyn, che ha aggiunto che "l'accordo della May" non rappresenta un vero compromesso".


Come ha risposto la May alle critiche che l'hanno raggiunta praticamente da ogni parte? Che mentre sarà primo ministro non potrà esimersi dal ricordare che il compito dei parlamentari all'interno della Camera è prendere decisioni, non evitarle, invitando a sostenere il suo nuovo ennesimo piano.

Ma sono in molti a credere che l'esperienza della May alla guida del Governo si concluderà ormai già nei prossimi giorni, se non addirittura nelle prossime ore.