Da quando è stato riaperto il caso sul delitto di Garlasco dalla difesa di Alberto Stasi, sono trapelate numerose indiscrezioni che hanno portato a far insorgere molti dubbi sulla qualità delle indagini svolte dagli inquirenti in relazione all'omicidio di Chiara Poggi.

Numerose lacune ed incredibili errori hanno inevitabilmente indirizzato l'indagine su un unico percorso teso a dimostrare la colpevolezza di Alberto Stasi. L'iter processuale ha convalidato questa tesi su prove, alla luce degli ultimi sviluppi, sempre più risibili.

A tutto questo si aggiunge una nuova incredibile notizia. La scomparsa, tra i reperti collegati al delitto Poggi, di 36 capelli che, per lunghezza e colore, già all'epoca dei fatti era stato riscontrato non potessero appartenere ad Albero Stasi.

Oggi quei capelli, pur in assenza del bulbo necessario per la classificazione del DNA, avrebbero potuto contribuire alla revisione del processo?