Giovedì, il Parlamento europeo ha votato una risoluzione "non vincolante" con cui ha stabilito che l'Ucraina ha il diritto di colpire obiettivi militari in Russia.
Così, una nota del Parlamento, ha riassunto il voto:
I deputati chiedono ai Paesi dell'UE di eliminare le restrizioni che impediscono all'Ucraina di utilizzare i sistemi di armamento occidentali contro obiettivi militari legittimi in Russia.Nella risoluzione, non vincolante, adottata giovedì con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, si afferma che senza l'abolizione delle attuali restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali, l'Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture.Il Parlamento sottolinea che le forniture insufficienti di munizioni e le restrizioni sul loro uso rischiano di annullare l'impatto degli sforzi compiuti finora e deplora la diminuzione del volume degli aiuti militari bilaterali all'Ucraina da parte dei Paesi dell'UE. I deputati ribadiscono l'invito agli Stati membri a rispettare l'impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all'Ucraina e ad accelerare la consegna di armi, sistemi di difesa aerea e munizioni, compresi i missili TAURUS. Ribadiscono inoltre la loro posizione secondo cui tutti i Paesi UE e gli alleati della NATO dovrebbero impegnarsi collettivamente e individualmente a fornire all'Ucraina un sostegno militare annuale non inferiore allo 0,25% del loro PIL.
Le sanzioni dell'UE devono essere mantenute ed esteseNella risoluzione si chiede agli Stati membri di mantenere ed estendere la politica di sanzioni UE contro la Russia, la Bielorussia e i Paesi e le entità non appartenenti all'UE che forniscono alla Russia tecnologie militari e a doppio uso. I deputati condannano il recente trasferimento di missili balistici dall'Iran alla Russia e chiedono un rafforzamento delle sanzioni contro Teheran e la Corea del Nord per il loro coinvolgimento nel sostegno alla guerra della Russia contro l'Ucraina. Inoltre, auspicano l'aggiunta di un maggior numero di individui ed entità cinesi all'elenco delle sanzioni dell'UE, nonché misure più severe per affrontare sistematicamente la questione dell'elusione delle sanzioni da parte di società con sede nell'UE, di terzi e di Paesi non UE.
Confiscare i beni statali russi per risarcire l'UcrainaPur invitando l'UE e i suoi Stati membri a lavorare attivamente per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile per l'Ucraina e individuare una soluzione pacifica alla guerra, i deputati affermano che qualsiasi risoluzione del conflitto deve basarsi sul pieno rispetto dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Ritengono inoltre che la responsabilità per i crimini di guerra russi e i risarcimenti e altri pagamenti da parte di Mosca siano aspetti essenziali di qualsiasi soluzione. A tal fine, i deputati chiedono all'UE e ai partner che condividono la stessa posizione di stabilire un regime giuridico per la confisca dei beni statali russi congelati dall'UE come parte degli sforzi per compensare l'Ucraina per gli ingenti danni subiti.
Poiché la risoluzione non è vincolante, è ovvio che non sarà presa in considerazione né dalla Commissione, né tantomeno dal Consiglio Ue. Per cui, anche il dibattito che si è scatenato nel nostro Paese sui parlamentari italiani che si sono detti favorevoli o contrari oppure che si sono astenuti in base al partito di appartenenza, quasi equamente divisi tra maggioranza e opposizione, è fine a se stesso e pertanto assolutamente inutile.
Il voto di ieri è solo servito come supporto propagandistico alla visita odierna di Ursula von der Leyen in Ucraina, i cui contenuti sono stati riassunti così dall'ufficio del presidente Zelensky:
"I negoziati di oggi sono stati molto sostanziali. Le priorità sono chiare: difendere l'Ucraina. Le nostre posizioni, i nostri guerrieri e la giusta pressione sulla Russia per la guerra. Mantenere la resilienza sia dell'Ucraina che di tutta l'Europa. Particolarmente rilevante ora, con l'avvicinarsi dell'inverno, è l'energia: proteggere e ripristinare le nostre infrastrutture", ha affermato il presidente ucraino durante nella conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione Europea.Volodymyr Zelenskyy e Ursula von der Leyen hanno discusso in dettaglio il sostegno al settore energetico ucraino, comprese le risorse necessarie e il rafforzamento della protezione delle infrastrutture critiche.Il presidente ha nuovamente espresso apprezzamento per la decisione, annunciata di recente, di fornire ulteriore sostegno da parte dell'UE ai preparativi invernali, per un totale di circa 160 milioni di euro, di cui 100 milioni provenienti dai proventi dei beni russi congelati.Zelensky ha sottolineato la necessità di utilizzare appieno i beni russi congelati per proteggere l'Ucraina dall'aggressione russa, di definire un meccanismo chiaro per l'assegnazione dei 50 miliardi di dollari concordati a livello politico e di rafforzare le sanzioni contro lo Stato aggressore.Inoltre ha sottolineato anche gli sforzi congiunti per implementare pienamente la Formula di Pace, aggiungendo che è essenziale rafforzare l'Ucraina il più possibile per tenere già quest'anno un secondo Summit per la Pace.I due leader si sono concentrati anche sull'adesione dell'Ucraina all'UE.Ursula von der Leyen ha osservato che la Commissione europea ha elaborato un piano per supportare il settore energetico ucraino durante l'inverno. Il piano include il ripristino di 2,5 GW di capacità energetica e l'ulteriore integrazione dell'Ucraina nella rete elettrica europea. Inoltre, l'UE prevede di esportare 2 GW di elettricità in Ucraina e di garantire una fornitura energetica stabile in tutte le regioni, coprendo oltre il 25% del fabbisogno energetico invernale del paese."Stiamo inviando turbine a gas mobili e pannelli solari. Abbiamo anche discusso misure per proteggere le centrali elettriche", ha affermato la presidente della Commissione Europea.Inoltre la von der Leyen ha confermato che la Commissione europea ha approvato delle proposte che consentiranno all'UE di erogare all'Ucraina prestiti fino a 35 miliardi di euro, provenienti dal pacchetto di aiuti concordato dal G7."È molto importante che questo prestito vada direttamente al vostro bilancio statale. Ciò migliorerà la stabilità macrofinanziaria dell'Ucraina e vi fornirà un sostanziale supporto fiscale. Deciderete voi come utilizzare al meglio questi fondi", ha dichiarato Ursula von der Leyen.