La Nazionale italiana di calcio è già a Londra dove martedì, alle 21, sfiderà a Wembley la Spagna nella prima delle semifinali di Euro 2020. Queste sono state le dichiarazioni del CT azzurro, Roberto Mancini, rilasciate nella conferenza stampa della vigilia.
“Sarà una partita difficile come quella contro il Belgio - ha dichiarato Mancini - anche se le due squadre hanno un gioco diverso e dunque dobbiamo prepararci ad altre difficoltà. La Spagna è una squadra straordinaria con un allenatore bravissimo e non perché ha vinto grandi trofei, ma perché tutte le sue formazioni giocano bene a calcio”.
Mancini si è poi rammaricato per l'assenza di tifosi dall'Italia: "È meglio giocare in uno stadio pieno piuttosto che davanti a poche persone perché credo sia il bello del calcio come di ogni spettacolo. Ma trovo molto ingiusto che non ci siano metà tifosi italiani e metà spagnoli sugli spalti".
Vincendo domani l'Italia allungherebbe a 33 la striscia di risultati utili consecutivi insidiando il record detenuto proprio dalla Spagna, che dal 2007 al 2009 rimase imbattuta per 35 partite: “Loro hanno nel Dna il gioco palla a terra – sottolinea Mancini - con tanti tocchi, da sempre. In questo sono più avanti di noi. Sono due squadre che giocano bene, sarà una partita divertente. Quante possibilità abbiamo di andare in finale? Il 50%”.
L'infortunio di Spinazzola non permetterà al Ct di riproporre la stessa formazione che ha battuto il Belgio, ma Mancini ha ribadito che tutti i componenti della spedizione agli Europei sono titolari... compreso Ciro Immobile, non esente da critiche per l'ultima prestazione contro il Belgio: "Mi sembra sia ancora la Scarpa d'Oro – ricorda Mancini - e mi pare che sia uno degli attaccanti che ha fatto più gol in questi ultimi anni. In queste competizioni capita spesso che chi viene criticato poi alla fine risolva una partita o il torneo: per questo siamo abbastanza tranquilli".
Ad accompagnare Mancini davanti ai giornalisti anche lo juventino Bonucci, che raggiungerà Gigi Buffon al primo posto per numero di presenze (17) agli Europei: "Sarà una gara aperta – le parole del difensore della Juventus - dovremo stare attenti alle loro ripartenze conoscendo i giocatori di grande qualità che hanno davanti. Quando trovi una nazionale così forte a livello mentale possono nascere delle insidie, ma se saremo l'Italia delle ultime trenta partite domani ci toglieremo delle soddisfazioni. Quando si arriva a una semifinale non ci sono favoriti, bisogna archiviare quanto successo fin qui. Giocare contro la Spagna deve essere uno stimolo, sperando poi di tornare ancora a Wembley"."Con Chiellini nelle ultime due stagioni abbiamo giocato poco insieme per colpa della pandemia e degli infortuni, ma è chiaro che quando ci troviamo, conoscendoci, tutto viene naturale. Insieme riusciamo a dividerci i compiti, come la leadership e aiutare la squadra. Questo permette ad entrambi di dare il massimo in ogni partita".
Sia Chiellini che Bonucci, domani saranno chiamati a marcare un altro juventino, Alvaro Morata, vittima di gravi intimidazioni dopo i gol falliti contro Polonia e Slovacchia: "Alvaro è prima di tutto un amico, a Torino spesso siamo insieme. Mi ha colpito quello che ha subito come tutti, anche io so cosa si prova a sentire certe cose. Gli sono vicino, è una grande persona e un gran padre, uno dei migliori attaccanti del mondo e fortunatamente durante la stagione ce l'ho in squadra. Domani servirà la massima attenzione verso di lui e tutta la Spagna".
Quella tra i tre juventini non sarà l'unica sfida che potrebbe rivelarsi decisiva per l'esito dell'incontro. A centrocampo da tenere d'occhio il duello tra Jorginho e Busquets, oltre a quello tra i rispettivi pali tra Gigio Donnarumma e Unai Simón, con quest'ultimo autore sì di una papera colossale contro la Croazia, ma autore anche di parate incredibili nello stesso match, oltre ai rigori parati nel quarto di finale con la Svizzera.
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