Nella notte, fonti vicine ad Hezbollah, avevano assicurato ad Aleppo un nuovo cessate il fuoco per giovedì che consentisse l'evacuazione dei ribelli dai quartieri orientali della città nelle ore successive.
Ieri, almeno secondo alcune fonti, proprio a causa delle assicurazioni richieste dall'Iran, a cui Hezbollah fa riferimento, sulla liberazione di prigionieri nelle località sciite di Foua e Kefraya, si era interrotto il piano di evacuaione.
Contemporaneamente, i russi stanno cercando di coinvolgere nella trattativa anche le Nazioni Unite e la Croce Rossa, con richieste di intervento fatte però solo nelle ultime ore.
Quindi, la situazione ad Aleppo è ancora in divenire con l'evacuazione non ancora iniziata ed il cessate il fuoco messo a rischio da singoli episodi, come un attacco compiuto proprio da miliziani sciiti, che potrebbero causare la ripresa degli scontri.
Il consigliere umanitario delle Nazioni Unite per la Siria, Jan Egeland, ha sottolineato la necessità di privilegiare l'evacuazione di feriti, malati e bambini, tra cui vi sono anche molti orfani.