"Nei primi sei mesi del 2022 Eni ha conseguito un utile netto del +670% pari a 7,398 miliardi, in crescita dagli 1,103 miliardi dello stesso periodo del 2021. Questo utile o meglio extraprofitto deriva dalla speculazione sui prezzi energetici che stanno mandano al fallimento leImprese e portando alla disperazione milioni di famiglie. Dal bilancio si evince come la famosa tassa sugli extraprofitti del 25% decisa dal governo Draghi che doveva essere applicata dal settembre 2021 a marzo 2022 non è stata prelevata. Il Governo negli ultimi decreti ha ritenuto di non prorogare la norma sugli extra profitti e questa è la politica di Cingolani. Siamo di fronte ad una politica di profonda ingiustizia sociale senza precedenti: abbiamo chi si arricchisce mentre il paese si impoverisce di fronte all'aumento dei prezzi energetici. E di fronte al dramma che vive il paese, cosa dichiara De Scalzi, l'Ad  di Eni, società partecipata dallo Stato? «I solidi risultati conseguiti e l'aggiornamento delle nostre previsioni sul mercato di riferimento ci consentono di migliorare la remunerazione degli azionisti».Questo è quello che dichiara De Scalzi. Gli italiani piangono e Eni si spartisce gli utili che sono i soldi degli italiani che pagano bollette quintuplicate. Una vergogna!Noi siamo chiari: gli extraprofitti devono essere restituiti al 100% a famiglie e imprese. Questa situazione non è tollerabile come non è tollerabile che si costringerà gli italiani a pagare l'energia per i prossimi anni a costi maggiori di quelli attuali perché non si vuole puntare sulle energie rinnovabili che abbattono il prezzo rispetto al gas".

Questo è quanto ci ricordava Angelo Bonelli, Europa Verde, a fine luglio. Un problema sentito non solo in Italia, tanto che persino il segretario generale della Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha pensato bene di doversi esprimere sul tema in questi termini.

È "immorale", ha affermato Guterres che le aziende traggano profitto dalla crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina con l'aumento dei prezzi associato alle speculazioni su petrolio e gas. Mentre le famiglie sono alle prese con bollette sempre  più care, le aziende ne stanno raccogliendo i frutti.

BP ha raggiunto guadagni che non vedeva da 14 anni. Exxon, Chevron, Shell e TotalEnergies hanno guadagnato quasi 51 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre, circa il doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

"Questa avidità grottesca sta punendo le persone più povere e vulnerabili, mentre sta distruggendo la nostra unica casa comune", ha detto Guterres. "Esorto tutti i governi a tassare questi profitti eccessivi e a utilizzare i fondi per sostenere le persone più vulnerabili in questi tempi difficili".

 Non sembra però che l'appello, finora, abbia avuto molto successo. Per questo Guterres ha sottolineato che i prezzi elevati dell'energia avranno conseguenze di ampia portata, poiché le famiglie e i governi di tutto il mondo finiranno per cedere a tale pressione.

"Molti paesi in via di sviluppo, affogati dai debiti, senza accesso ai finanziamenti e che lottano per riprendersi dalla pandemia, potrebbero andare in default", ha affermato. "Stiamo già vedendo i segnali di allarme di un'ondata di sconvolgimento economico, sociale e politico che non lascerebbe nessun Paese indenne".