Il TAS dà ragione alla Iaaf e squalifica Schwazer per 8 anni
Ad Alex Schwazer il 1 gennaio, durante le vacanze di Capodanno a Vipiteno, viene prelevato un campione di sangue e urina. L'esito degli esami è negativo. Successivamente, l'atleta viene sottoposto periodicamente ad altre analisi, tutte danno esito negativo.
L'8 maggio Schwazer gareggia a Roma in una competizione ufficiale, vincendo ed ottenendo un tempo utile per la qualificazione alle Olimpiadi di Rio.
La Iaaf, quattro giorni dopo decide, con una procedura insolita, di ripetere le analisi sui campioni prelevati quattro mesi prima. Questa volta, gli stessi campioni trovati negativi a gennaio indicano la presenza di steroidi anabolizzanti.
Dopo ulteriori accertamenti, la Iaaf comunica l'esito della positività all'atleta e alla federazione italiana di atletica leggera il 21 giugno. Schwazer è sospeso e la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Rio è compromessa.
Dopo aver effettuato ulteriori contro analisi che hanno dato esito positivo, l'atleta altoatesino, con il supporto del suo allenatore Sandro Donati e dell'avvocato Gerhard Brandstaetter, si rivolge al TAS, il Tribunale Arbitrale dello Sport, puntando le sue carte sui vizi procedurali che hanno accompagnato l'operato della Iaaf.
Oltre all'anomalia di ripetere gli accertamenti su un campione analizzato e trovato negativo quattro mesi prima, vi è la stranezza che questo campione è stato inviato ai vari laboratori in Europa con l'indicazione del luogo di provenienza compromettendone l'anonimato, oltre all'incomprensibile rifiuto della Iaaf di effettuare un'analisi sul DNA per escludere che il campione non fosse stato manomesso.
Vizi procedurali che hanno convinto Sandro Donati che Schwazer sia stato vittima di un complotto per non farlo partecipare alle Olimpiadi, altrimenti avrebbe avuto possibilità concrete di vincere, oppure di una ritorsione contro Donati stesso, proprio per il suo impegno contro il doping nello sport.
Il TAS ha rimandato ogni decisione sulla vicenda, richiedendo una nuova udienza che si è tenuta a Rio all'inizio di questa settiamana.
Nella notte è arrivata la comunicazione delle decisioni del TAS. Alex Schwazer è stato ritenuto colpevole e, come aveva richiesto la Iaaf, è stato sospeso per 8 anni. Quindi, non solo non potrà partecipare ai Giochi Olimpici del 2016, ma anche la sua carriera sportiva è conclusa.
Nel comunicato pubblicato dal TAS, CAS DISMISSES THE APPEAL FILED BY ALEX SCHWAZER (ITALY) AND IMPOSES AN 8-YEAR PERIOD OF INELIGIBILITY ON HIM, vi è solo il riassunto della vicenda mentre le motivazioni sono rimandate ad un'ulteriore nota che sarà rilasciata solo nei prossimi giorni.
Le reazioni dei diretti interessati, comprensibilmente, non sono state di soddisfazione. Sandro Donati ha parlato di beffa organizzata per umiliarlo, mentre Alex Schwazer ha detto di essere distrutto.
In una conferenza stampa, Sandro Donati accusa di corruzione la IAAF, promettendo di dar seguito alla vicenda tramite il percorso giudiziario ordinario, in modo da svelarne contenuti reali e finalità.