Gérald Cyprien Lacroix, nato il 27 luglio 1957 a Saint-Hilaire de Dorset, è un cardinale e arcivescovo cattolico canadese. Dal 22 febbraio 2011, serve come Arcivescovo Metropolita del Quebec, su nomina di Papa Benedetto XVI. È stato creato cardinale il 22 febbraio 2014 da Papa Francesco.
Prima di diventare arcivescovo, Lacroix ha servito come Vescovo Ausiliare di Quebec. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale l’8 ottobre 1988 da Monsignor Maurice Couture. Ha lavorato in Colombia dal 1990 al 2000, dove ha aperto nuove case dell’Istituto Secolare Pio X.
Lacroix è anche membro del Consiglio dei Cardinali dal 2023. Ha studiato per la sua formazione teologica presso l’Università Laval, ottenendo una laurea in teologia. Ha proseguito con un master in teologia pastorale.
Il 26 agosto 2010, è stato eletto Amministratore Diocesano dal Collegio dei Consultori Arcidiocesano di Quebec. Ha preso possesso della sua sede il 25 marzo 2011.
Perché parlarne?
Perché alla fine di gennaio è stato accusato da una donna, allora diciassettenne, che ha denunciato "toccamenti" da parte di Lacroix , quando ancora non era prete.
"Nego decisamente le accuse rese pubbliche. A mia conoscenza non ho mai posto in essere gesti inappropriati verso chicchessia, minori o adulti. La mia anima e la mia coscienza sono in pace davanti ad accuse che rifiuto. Mi impegno a rispettare il processo dell’azione collettiva in corso", è stata la risposta del porporato, che ha deciso "di ritirarsi temporaneamente dall’attività nella diocesi. Non sono dimissioni, ma una sospensione temporanea per permettere di meglio valutare i passi da compiere e le decisioni da prendere".
Convinto sostenitore della necessità di denunciare gli abusi e di rispondere alle attese anche finanziarie delle vittime, il cardinale ha anche aggiunto:
"Avverto la loro collera. Essa mi “abita” e mi spinge a fare il possibile per favorire il loro cammino verso la pace interiore. Siamo determinati a prenderci cura gli uni degli altri, a vigilare e ha impedire che si riproducano situazioni di abusi".
Il presidente della conferenza episcopale del paese, mons. William McGrattan, e la diocesi interessata hanno avviato le procedure canoniche previste:
"Benché resti un può sfuocata la natura di ciò che si imputa (al cardinale) e l’identità della persona accusatrice resti segreta, i responsabili della diocesi hanno avviato i processi interni previsti dal motu proprio Vos estis lux mundi. Il fatto è già stato segnalato al santo Padre e attendiamo lo svolgersi del processo canonico".
Anche davanti all’interruzione dei colloqui extra-giudiziari i responsabili diocesani intendono collaborare e riaffermano la volontà di contribuire alla guarigione delle vittime, sempre aperti anche alla ripresa dei colloqui con gli avvocati.
Fonte: settimananews.it