Si sono conclusi con successo i contest ideati e curati dal produttore Mario Greco  (Sanremo Discovery e Television Song Contest 2022 ) e abbiamo chiesto a tutti gli emergenti che vi  hanno partecipato  di raccontare su quella emozione di salire sul palco ,su come la partecipazione  ha inciso sulla loro vita e arte e su tanto altro ancora.

Ecco la chiacchierata con Giada Lancini. 


Dopo l'esperienza vissuta quale consiglio daresti a chi mette piede per la prima volta su un palco così importante?Il consiglio che mi sento di dare è quello di mettersi sempre in gioco, soprattutto per ciò che ti rende felice. Io ho aspettato anni prima di cantare per paura, ma alla fine l’unica paura che ho capito di avere è quella di fallire e sono dell’idea che solo chi non ci prova fallisce. Quindi, buttatevi! 

Cosa ti è piaciuto o meglio cosa ti ha emozionato di più?La cosa più emozionante è stata portare una mia canzone. Era la prima volta che scrivevo un pezzo e lo rendevo totalmente mio ed aver avuto l’opportunità  di poterlo fare su un palco del genere è stato sicuramente impattante e significativo. 

Che idea ti sei fatto sull’organizzazione dei contest? C’è qualcosa che vorresti cambiare?Personalmente non c’è nulla che cambierei, anche perché solo il fatto di dare un’opportunità così grande e significativa è già molto, l’organizzazione passa in secondo piano e comunque era tutto ben organizzato. 

Cosa ti aspetti da questa partecipazione? Ne è valsa la pena?Ne è valsa sicuramente la pena. Mettersi in gioco, come dicevo prima, ne vale sempre la pena anche se perdi, se senti che sei andato peggio di tutti gli altri, è sempre un’esperienza che ti porterà da qualche parte; un bagaglio, un qualcosa di tuo che hai donato agli altri. Quindi, ne è valsa assolutamente la pena.

Perché la canzone che hai deciso di portare era quella 'giusta'?“Enough” è stato il mio primo inedito e l’ho scritto a dicembre in un momento dove la mia testa, i miei pensieri governavano il mio corpo e la mia vita e la paura di non sentirmi mai abbastanza era un sentimento costante. Portarlo su un palco così, ho pensato che fosse l’opportunità di trasmettere agli altri ciò che io sentivo in quel momento. Il rischio di non farcela era alto perché è una canzone in inglese e di conseguenza non tutti magari l’hanno capita o la capiranno, però mi auguro che l’interpretazione abbia fatto la sua parte e chissà magari un giorno farò la versione in italiano.