Niente paura, era tutto previsto. Così si può riassumere la dichiarazione del ministro dell'Economia, Giovanni Tria - questa la sua dichiarazione testuale: "Il dato era atteso e riflette in larga parte il rallentamento in atto nell’economia dell’eurozona" - in relazione alla crescita del Pil dell'Italia nel secondo trimestre.

La crescita dell'Italia, nonostante l'incessante propaganda di Lega e 5 Stelle continua a rimanere ferma e anche gli indicatori - vedi l'ultimo dato sull'inflazione - confermano che non ci sono miglioramenti in vista.

Ma nonostante ciò il ministro Tria rimane ottimista: "Sebbene il quadro internazionale rimanga complesso, la crescita dell’economia italiana dovrebbe gradualmente riprendere nella seconda metà dell’anno. Pertanto, la previsione di crescita media annuale del DEF (0,2 per cento) è ancora raggiungibile. Dobbiamo perseverare nello sforzo di rilanciare la crescita dell’economia in un contesto di stabilità finanziaria e sostenibilità sociale ed ambientale".

Ma si può parlare di ottimismo quando il ministro dell'Economia utilizza il "condizionale" per ipotizzare una crescita che, a fine anno, "dovrebbe" raggiungere lo 0,2%?

E se uno volesse affondare il coltello nella piaga potrebbe pure ricordare le parole del premier Conte: "Sarà un anno bellissimo". Oppure quelle degli altri esponenti del Governo del cambiamento, 5 Stelle in primis, che dichiaravano che la legge di bilancio per il 2019 era da considerarsi una manovra espansiva. E meno male!

Infine, nonostante la condizione attuale dell'Italia, c'è una forza politica, la Lega, che dichiara che per il prossimo anno vuole abbassare le tasse applicando un'aliquota unica del 15%, senza però averci ancora fatto sapere come finanziare il provvedimento e nonostante ci sia da scongiurare un aumento dell'Iva da oltre 20 miliardi.

In compenso, gli italiani sono soddisfattissimi se nel frattempo l'Italia può contribuire a far affogare o a far star male delle persone che hanno bisogno d'aiuto. Dove sia la logica in tutto questo non si capisce. In ogni caso, per la maggior parte degli italiani tutto ciò appare normale.