Una partita ricca di emozioni, colpi di scena e parate decisive ha caratterizzato la seconda semifinale di andata di Coppa Italia Frecciarossa tra Milan e Inter, terminata 1-1, che si è disputata mercoledì sera a San Siro.

L'esito della qualificazione rimane pertanto incerto ed è così rimandato alla gara di ritorno in programma il 23 aprile.  

La sfida si è aperta con scelte tattiche audaci da parte degli allenatori: Conceicao ha puntato su Abraham come centravanti, affiancato da Jimenez e Leao, mentre Inzaghi, costretto a rinunciare a Lautaro Martinez (indisponibile), ha schierato Correa in attacco e Frattesi in regia. La prima frazione di gioco è stata vivace e sostanzialmente equilibrata, con i due portieri a rubare la scena. Mike Maignan, tra i pali del Milan, ha compiuto un intervento spettacolare su un colpo di testa di Frattesi poco prima dell'intervallo, mentre il nerazzurro Emiliano Martinez ha salvato la porta su un pericoloso diagonale di Leao, bloccando il pallone addirittura col piede. Da segnalare anche un'occasione per De Vrij, con Abraham che ha respinto in extremis, e un'uscita tempestiva di Martinez sul centravanti rossonero lanciato a rete.  

Nella ripresa, il Milan ha subito trovato il vantaggio: al 51' Tammy Abraham si è liberato abilmente in area per insaccare con un preciso diagonale di destro. La reazione dell'Inter, però, è stata immediata. Barella ha provato a ribaltare il risultato, ma il suo tiro è stato deviato in corner da un tuffo magistrale di Maignan. A segnare il pareggio è stato poi Hakan Calhanoglu: al 67', dopo un triplo cambio voluto da Inzaghi (Zalewski, Mkhitaryan e Pavard), il turco ha scelto la potenza, battendo Maignan con un missile dal limite dell'area che si è infilato alla destra del portiere del Milan.  

Nel finale, Maignan è tornato nuovamente protagonista con due parate decisive su Zalewski e Mkhitaryan, evitando il sorpasso nerazzurro e mantenendo il risultato in equilibrio. La partita si è così conclusa 1-1, lasciando entrambe le squadre con la speranza di qualificazione intatta. 


Così Simone Inzaghi ha commentato il match:
"È stato un derby intenso, potevamo andare in vantaggio nel primo tempo con De Vrij e Frattesi, poi nella ripresa loro sono andati avanti, ma penso che noi abbiamo giocato meglio creando tantissime occasioni contro una squadra forte che ha ottimi giocatori. Ho rivisto il primo gol e c’è stato un rimpallo che li ha favoriti, la squadra però non si è disunita e abbiamo fatto un ottimo secondo tempo. È stata una gara giocata bene dai miei, stasera eravamo con 14 giocatori di movimento più altri ragazzi della primavera. Dimarco e Arnautovic hanno avuto degli affaticamenti ed era meglio non rischiarli perché dobbiamo cercare di salvaguardare tutti i giocatori. Noi siamo arrivati ad aprile con tantissimo orgoglio, sappiamo di avere tante gare, il mio sogno è di avere tutti i giocatori a disposizione. Guardiamo con fiducia a quello che sarà, ho la fortuna di allenare questo gruppo e sono orgoglioso del loro attaccamento e del loro senso di appartenenza".


Questo, invece, è il punto di vista di Sergio Conceicao: "Siamo a metà, aspetteremo il ritorno con la possibilità di andare a Roma per una finale a cui ci teniamo - ha detto -. Devo ringraziare il pubblico che ci è stato vicino, è stata una gara equilibrata contro un avversario che ci conosce, una gara in cui dovevamo fare una fase difensiva molto intelligente e lo abbiamo fatto. Penso che possiamo mettere in difficoltà l'Inter anche al ritorno. Anche noi abbiamo avuto delle occasioni, l'Inter non ha avuto le occasioni che normalmente ha con gli altri avversari, ci hanno creato problemi da palla inattiva, nel secondo tempo hanno avuto due chance, ma anche noi, alla fine il risultato è giusto. Io sono contento per questo approccio e questo atteggiamento, dobbiamo continuare a lavorare e avere questa evoluzione per arrivare in finale e provare a vincere la Coppa Italia. Dovevamo fare una circolazione veloce per metterli in difficoltà sulle corsie, quando abbiamo trovato spazio alle loro spalle e poi sugli esterni, abbiamo creato problemi, poi non sempre è facile con l'Inter che ha tanta qualità con la palla e devi stare attento alla fase difensiva.Quando sono arrivato abbiamo fatto la Supercoppa, poi abbiamo sempre giocato ogni tre giorni, adesso possiamo lavorare sulle cose che ritengo fondamentali. Questa può sembrare una scusa ma per me è la verità perché l'aggressività e l'intensità si allenano. Adesso riusciamo ad allenarci anche in campo e non solo sulla lavagna e proviamo a dare risposte sia come nel secondo tempo di Napoli che oggi avendo una squadra molto più compatta come piace a me".