Mentre a livello internazionale sta per entrare in vigore il protocollo di Parigi, dalle nostre parti, presso la Seconda Università di Napoli vengono installati dei compattatori di bottigliette di plastica.

Questi due eventi, che sembrano così lontani l'uno dall'altro, hanno in realtà degli aspetti comuni: entrambi infatti riguardano direttamente la sfida che l'umanità sta affrontando della riduzione dell'aumento della temperatura globale.

Bere acqua in bottigliette di plastica produce anidride carbonica a causa della produzione, trasporto e riciclo delle bottigliette, e contribuisce all'aumento dell'effetto serra.

Per riuscire a raggiungere l'obiettivo stabilito nel protocollo di Parigi di mantenere l'aumento di temperatura al di sotto di 2°C rispetto a quella media in epoca pre-industriale, le politiche dei governi locali dovranno favorire le attività che producono meno anidride carbonica, come, per esempio, bere acqua del rubinetto!