Oramai da quasi un anno il dj e producer Luigi Lazzari , componente del famoso duo "EDM" Mastik Lickers , lo vediamo aggirarsi nell'ambiente dance con lo pseudonimo di Lazaru5, e fin qui nulla di strano, o quasi... ma è negli ultimi mesi che si percepisce con le sue ultime produzioni un cambio di rotta e forse un reale abbandono della musica EDM.
Si parla infatti, di uno pseudo abbandono dell’EDM da parte del dj e producer siciliano, per abbracciare la bella e “antica” House. Ovviamente questo può essere un grande shock per chi lo ha conosciuto con il progetto Mastik Lickers , altrettanto ovviamente, una grande news per noi; ma siamo sicuri che stiamo davvero parlando di “House”?
Certamente, le nuove tracce sono lontane chilometri dalle sue ultime produzioni e noi siamo molto contenti di vedere un Lazaru5, diciamo “back to basics”, per usare un anglicismo. Ma dobbiamo altresì dire che l’EDM non è del tutto abbandonata. Da un punto di vista tecnico, senza scendere in particolari troppo “nerd” o “da chiusino”, le tracce presentano ancora pochi detriti, abbastanza irrilevanti, di quella che la gente chiama “Electronic Dance Music“. Questo può essere un discreto nuovo inizio per Lazaru5, i suoi nuovi prodotti sembrano frutto di un qualche desiderio di ritornare alla sana “old-school” ma allo stesso tempo rimanere aggrappato a qualcosa che può essere apprezzato dal grande pubblico.
"Sono alla ricerca di un suono nuovo, che possa identificarmi a lungo, come è già avvenuto in passato".
Beccare Luigi Lazzari in un momento di relax è semplicemente impossibile. Tonico, sempre sorridente, è un tipo diretto, e noi siamo riusciti a beccarlo. Lui da subito ci fa ascoltare qualche produzione nuova di zecca. C'è un singolo in dirittura d'arrivo con DD Jump, ce n'è un altro da solista che sta per ultimare e c'è pure un progetto importante che riguarda i suoi "live dj set". Nel frattempo i riflettori sono puntati sull'infuocata Eighth Sense, prodotta in collaborazione con DD Jump e Gianluca Calabrese in cui la House torna a farsi sentire alla grande. La miglior conferma per un top dj che resta un punto di riferimento nel mondo della notte, come comunicatore e professionista.
Linus ha detto che il 2017 sarà l'anno del Reggaeton, forse però ha previsto il passato... "Sai, invece, che per la massa ha ragione? La scorsa settimana, suonavo in un locale la cui concorrenza aveva organizzato una serata a base di Reggaeton, ad ingresso gratuito. Totale ingressi: 1000-1200 persone. Non è un mistero che con serate del genere si arrivi a sforare il muro dei 1500 ingressi".
Non è che si è arrivati a questo punto perché con certa EDM si è spinto un po' troppo?
"Forse sì. Per chi frequenta le discoteche, il focus adesso è la House. L'altro giorno davo un'occhiata ai flyer dei grossi Festival internazionali e notavo anche li un cambiamento di rotta".
Tutto cambia molto in fretta.
"C'è stato uno scalino: EDM, Future House, adesso House. Si sta tornando indietro. Ma c'è un ma: il pubblico si era abituato a certi beat estremi e tornare a far ballare la gente con la House sarà una bella sfida. Sono certo che si tornerà a ballare in pista, anziché saltare con un bicchiere in mano, come nei festival".
In questo marasma, chi ha vinto tutto è Diplo.
"Credo sia l'artista più forte e innovativo del momento. Ha inventato un filone che tutti stanno copiando".
"Due anni fa, me lo feci presentare. Sempre in giacca e cravatta, un vero uomo d'affari, una persona positiva, intelligente. Con uno stile e un carisma una spanna sopra rispetto agli altri top dj".
"In console c'è ancora poca eleganza, ma è anche una questione di praticità. Una volta il dj sembrava un impiegato delle poste, era lì in giacca e cravatta e non accennava né un gesto né un sorriso. La gente non ha più le istruzioni dell'uso per la tua musica, devi guidarla. E se non hai un outfit comodo, non riesci a muoverti. Credo che il nero resti il colore più elegante. In console (e non solo)".
"Oggi devi essere un trascinatore. Se vieni a una mia serata, ti accorgi che i passaggi son veloci. C'è una virata sulla House, ottima Deep e Tech-house trascinante: set creativi, che tengono alta la temperatura e creano maggior feeling tra pubblico e dj. Sono al lavoro su un format che accompagni l'evoluzione del mio suono, che sfugga alle solite etichette. Qualcosa che generi nuova linfa e porti un po' di entusiasmo nei locali. Voglio far ballare la gente anche nei giorni normali, far conoscere il mio nome in nuovi circuiti".
"Vedo grande fragilità nella cultura musicale dei giovani di oggi. Mi ritengo fortunato di essere cresciuto in un momento in cui la musica veniva prodotta da veri musicisti. La colonna sonora delle nuove generazioni nasce nelle camerette. E non sempre parliamo di vera musica".