Sinner, la doppia gioia contro Nole: “Ci ho sempre creduto”
Monumentale. È l’aggettivo che descrive il sabato da leone di Jannik Sinner nella semifinale di Coppa Davis contro la Serbia. Un successo marchiato a fuoco dall’altoatesino con due vittorie contro Djokovic, prima in singolare e poi in doppio. “È stata una giornata lunga e intensa – ha spiegato Jannik dopo il tie – Siamo stati a un punto dall’eliminazione, invece domani ci giocheremo la Davis”. Quel punto dall’eliminazione che ha segnato la svolta per l’Italia. Era il terzo set del secondo singolare, con Djokovic avanti 5-4 e 0-40. Tre match point consecutivi, annullati da Sinner con freddezza e classe da campione: “Sul primo Nole ha sbagliato una palla facile, poi ho servito bene e questo mi ha dato energia. Ho provato a fare il massimo, nel terzo set ci ho sempre creduto. Poi abbiamo giocato un doppio intenso e fondamentale, tutta la squadra è stata forte“.

“Non è che abbia fatto chissà cosa” scherza Lorenzo Sonego raggiungendo Jannik Sinner in mixed zone. Compagni e amici, in un rapporto cementato a Malaga tra un match alla playstation e una partita a burraco. Sonego ha speso parole d’elogio nei confronti di Jannik, soffermandosi sull’atteggiamento nei match point contro Djokovic: “È incredibile come li abbia affrontati – spiega – Il suo atteggiamento andrebbe insegnato ai giovani tennisti. Adesso vogliamo vincere la Davis“.

Djokovic senza pace: “Complimenti a Jannick ma la sconfitta è colpa mia”
“Ho sprecato tre match point, mi prendo le mie responsabilità. È colpa mia”. Deluso, quasi distrutto. Ma è un Novak Djokovic molto lucido, quello seduto accanto al capitano Viktor Troicki e al suo compagno di doppio Miomir Kecmanovic in conferenza stampa cinque minuti dopo la sconfitta subita dalla sua Serbia contro l’Italia nella semifinale di coppa Davis. Per lui, numero uno del mondo, pensare di perdere due partite a distanza di poche ore (il singolo contro Sinner e il doppio) potrà sembrare impossibile, eppure è successo. “Ovviamente siamo molti delusi, per me è sempre un grande onore rappresentare il mio paese, ma purtroppo non è andata come volevamo. Quando perdi con e per la tua nazionale, il dispiacere è ancora più grande – dice il numero uno del mondo -. Ho avuto tre match point consecutivi, ci sono andato veramente vicino ma ho perso ed è stata una mia responsabilità. Sarà difficile da digerire, era una settimana importantissima per me e durante la stagione i miei pensieri erano sempre rivolti a questa squadra”.

“Ho sprecato tre match point, mi prendo le mie responsabilità. È colpa mia”. Deluso, quasi distrutto. Ma è un Novak Djokovic molto lucido, quello seduto accanto al capitano Viktor Troicki e al suo compagno di doppio Miomir Kecmanovic in conferenza stampa cinque minuti dopo la sconfitta subita dalla sua Serbia contro l’Italia nella semifinale di coppa Davis. Per lui, numero uno del mondo, pensare di perdere due partite a distanza di poche ore (il singolo contro Sinner e il doppio) potrà sembrare impossibile, eppure è successo. “Ovviamente siamo molti delusi, per me è sempre un grande onore rappresentare il mio paese, ma purtroppo non è andata come volevamo. Quando perdi con e per la tua nazionale, il dispiacere è ancora più grande – dice il numero uno del mondo -. Ho avuto tre match point consecutivi, ci sono andato veramente vicino ma ho perso ed è stata una mia responsabilità. Sarà difficile da digerire, era una settimana importantissima per me e durante la stagione i miei pensieri erano sempre rivolti a questa squadra”.

Mazzarri si prende subito il Napoli: “Le vittorie aiutano…”
Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, in conferenza stampa per analizzare la vittoria contro l’Atalanta.

“Sono stato tutto il primo tempo a pensare se cambiare o meno Natan. Siamo stati molto bravi a tenere bene la partita e a riprenderla. Nel primo tempo non abbiamo sofferto nulla, abbiamo avuto un paio d’occasioni per fare il secondo gol. Quasi perfetti nel primo tempo, nella ripresa speravo di partire meglio: ci hanno schiacciato, voglio lavorarci di più”.

Ha avuto pochissimo tempo per incidere, ma lo ha fatto soprattutto mentalmente.
“Le vittorie ti aiutano ad instaurare un rapporto. Sono fiducioso, è chiaro”.

Quanto è importante il recupero di Osimhen?
“Si sta parlando di un campione, chi lo ha preparato mi ha detto che poteva fare 20-25 minuti. Un giocatore così può fare la differenza, mette in apprensione le difese avversarie. Avrei voluto impiegare un ragazzo come Simeone, ma Raspadori ha fatto davvero bene, in quel reparto siamo abbastanza coperti”.

Si arrabbia meno, ma ha preso comunque il giallo.
“Oggi non ho fatto quasi nulla, non me lo aspettavo. Oggi non mi meritavo nemmeno il giallo, ma l’importante è aver vinto”.

Olivera?
“Non mi sembra un infortunio leggero, ma aspettiamo il medico”.

Elmas?
“Vedendolo anche con la propria nazionale secondo me potrebbe far bene anche come mezzala, ma fatemelo conoscere. Dico la verità, venire ad allenarli per ora è un piacere”.


Sinner e Sonego stendono Djokovic: l’Italia è in finale di Davis dopo 25 anni!
È una sera che profuma di impresa, l’Italia batte la Serbia 2-1 e conquista la Finale di Coppa Davis dopo quella di Milano nel 1998 con la Svezia. Non stiamo a ricordare come andò per ovvi motivi scaramantici ma domani, alle 16 contro l’Australia di Lleyton Hewitt, si potrebbe fare la storia. Jannik Sinner ancora una volta monumentale, capace di battere Novak Djokovic due volte nello stesso giorno, prima in singolare e poi in doppio, e regalare all’Italia la speranza di riconquistare l’Insalatiera d’argento dopo quella storica del 1976. È stata una giornata dai tanti volti: il dolore per la sconfitta di Lorenzo Musetti, infortunatosi alla coscia sinistra, e le palpitazioni per il match di Sinner contro Nole, il terzo in dodici giorni. Una partita che sembrava persa, con tre match point per il serbo, che mai aveva perso dopo aver avuto tre match point di fila, e poi portata a casa con la personalità del fuoriclasse. E infine, l’apoteosi del doppio, ancora con Sin&Son, gli amici col sorriso stampato in faccia che di nuovo stendono Nole e il tosto Kecmanovic 6-3 6-4 per portarci in finale.

Mazzarri riparte bene: il Napoli vince a Bergamo con Kvara e Elmas
Quasi 4.000 giorni dopo la sua prima volta con gli azzurri, un anno e mezzo dopo la sua ultima volta in Serie A, Walter Mazzarri riabbraccia il Napoli e una vittoria: sotto gli occhi dell’allenatore dello scudetto e oggi c.t. della Nazionale, Luciano Spalletti, la squadra campione d’Italia riparte con una vittoria sofferta ma cinica, approfittando di un “regalo” di Carnesecchi per rimettere la testa avanti proprio nel momento di maggior sofferenza, dopo aver rischiato più di una volta il gol del 2-1 dell’Atalanta. La squadra di Gasperini – un punto nelle ultime tre partite – riscopre così il tabù Gewiss, con la seconda sconfitta consecutiva dopo quella con l’Inter e anche quello degli incroci con le big, contro le quali in questo campionato ha fatto appena un punto (contro la Juve).

Sarri fa il mea culpa: “Mi prendo le mie responsabilità, più di tutti”
Maurizio Sarri non nasconde le proprie preoccupazioni dopo il pesante ko della sua Lazio contro la Salernitana: “È inutile giustificarsi con le assenze o con gli errori arbitrali clamorosi, perché Gyomber era da espellere, alla fine se analizziamo la partita abbiamo fatto troppo poco – le parole del tecnico biancoceleste a Dazn -. Rispetto all’anno scorso abbiamo perso delle qualità. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, io più di tutti. Se i giocatori non rendono come la stagione passata è anche colpa mia”.

Serie B: Venezia travolgente, raggiunge il Parma in testa!
Nel sabato della 14^ giornata di Serie B il Venezia batte il Bari 3-0. Tre punti anche per Como, Cremonese e Cittadella. Finiscono in pareggio Parma-Modena, Reggiana-Ascoli e Pisa-Brescia. Domenica in campo Catanzaro-Cosenza e Ternana-Palermo.

Le partite di sabato 25 novembre
Bari-Venezia 0-3
30′ Pierini (V), 90′ Tessmann (V), 90’+7′ Dembele (V)
Cremonese-Lecco 1-0
20′ Castagnetti (C)
Parma-Modena 1-1
59′ Duca (M), 90’+3′ Partipilo (P)
Cittadella-Sudtirol 2-1
24′ Pandolfi (C), 56′ Casiraghi (S), 66′ Pittarello (C)
Reggiana-Ascoli 1-1
15′ Mendes (A), 50′ Pieragnolo (R)
Como-FeralpiSalò 2-1
3′ Da Cunha (C), 52′ Compagnon (F), 90’+3′ Gabrielloni (C)
PIsa-Brescia 1-1
5′ Moreo (P), 14′ Bjarnason (B)
Le altre partite
Catanzaro-Cosenza in programma domenica 26 novembre alle 16.15
Ternana-Palermo in programma domenica 26 novembre alle 16.15
Sampdoria-Spezia 2-1 (giocata venerdì)
11′ e 78′ Depaoli (SA), 16′ Kouda (SPE)

L’ex Candreva castiga la Lazio: primo hurrà per la Salernitana!
La tredicesima giornata di Serie A si apre con la prima vittoria in campionato della Salernitana, che all’Arechi batte 2-1 in rimonta la Lazio. Immobile, su rigore al 43′, porta in vantaggio i biancocelesti con il centesimo gol in trasferta. Il tap-in di Kastanos al 55′ e il destro dalla distanza di Candreva al 66′ regalano però i tre punti a Filippo Inzaghi, che aggancia momentaneamente il Verona a 8 punti. Sarri, invece, resta a quota 17.

Inzaghi gioca il suo derby d’Italia: “Non firmo per il pari”
Ci siamo. Dopo due settimane di attesa per la sosta per le nazionali è tempo di Juventus-Inter, al momento il meglio che il calcio italiano possa offrire classifica alla mano. All’Allianz Stadium l’Inter di Simone Inzaghi, prima con due punti di vantaggio, cerca un successo che sancirebbe la prima vera fuga stagionale. Di fronte però c’è una Juventus solida e pronta a mettere in campo le proprie qualità per fermare la capolista: “Questa partita conta tantissimo, lo sappiamo tutti dalla squadra ai tifosi e la società. Non è decisiva però, siamo solo a un terzo del campionato” ha commentato alla vigilia il tecnico nerazzurro. Il big match arriva dopo la notizia del rinnovo di Marotta: “Se lo merita ed è un grande segnale lanciato dalla società”.

Allegri toglie pressione alla Juve: “E’ l’Inter la favorita…”
La Juve punta allo scudetto? E se sì, è realmente la favorita vista l’assenza degli impegni di Coppa? All’Inter sono tutti convinti che sia così, compatti nei giudizi da Marotta sino a Inzaghi. Forse anche scaramanzia, di certo gioco delle parti. Un gioco a cui sinora non si è mai sottratto Allegri che in piena filosofia da corto muso ha però guadagnato punto su punto, prendendosi la leadership nel gruppo delle inseguitrici dei nerazzurri: ora, nello scontro diretto, ha la possibilità di riportare in vetta la sua Juve: “Giochiamo contro la favorita del campionato per loro stessa ammissione – ha punzecchiato il tecnico in conferenza -, per noi sarà un buon test nel nostro percorso di crescita. La stiamo vivendo nel migliore dei modi”. Il dubbio riguarda Locatelli: “Sta meglio, deciderò se farlo giocare dall’inizio o in corsa”.

MotoGp, qualifiche: Bagnaia 2°, Martin 6°
Valencia, pole di Vinales. Bagnaia scatta dalla seconda posizione, con Zarco terzo. In seconda fila Miller, Binder e Martin. Poi Bezzecchi e i fratelli Marquez, con Marc davanti a Alex, in terza fila.

Serie A, Milan-Fiorentina 1-0: Pioli ritrova il successo
Il Milan batte 1-0 la Fiorentina nel terzo anticipo della 13esima giornata di Serie A e ritrova il successo in campionato dopo oltre un mese e mezzo. I rossoneri rispondono alla vittoria del Napoli grazie al rigore guadagnato e trasformato da Theo Hernandez nei minuti di recupero del primo tempo. Nonostante le tante assenze e la sofferenza finale, per Pioli arriva un successo preziosissimo, anche per preparare al meglio la decisiva sfida di martedì contro il Borussia Dortmund. Italiano incappa invece nella quarta sconfitta nelle ultime cinque e ora rischia di essere scavalcato da Roma e Bologna.