Anche dal Giappone Meloni ci ricorda quanto sia... infallibile
La premier Meloni è volata in Giappone per ricevere dal primo ministro Fumio Kishida il testimone per la conduzione del G7 per l'anno 2024.
Di seguito, dopo le dichiarazioni di rito dei due leader, quieste alcune delle risposte date ai giornalisti dalla presidente del Consiglio sui alcuni dei temi di attualità.
La "guerra" agli Houthi
"Io penso che sia nel nostro interesse sia il nostro dovere garantire la libertà di navigazione. Attraverso il Canale di Suez transita il 15% del commercio mondiale. Se quel canale non fosse disponibile, noi avremmo come immediato riscontro l'aumento dei prezzi sul 15% dei prodotti che arrivano da noi. E quindi è nel nostro interesse più strategico garantire quella libertà di navigazione. Noi stiamo partecipando a una missione difensiva per garantire quella libertà di navigazione, credo che sia un fatto utile, doveroso, e sono anche contenta che l'Italia assuma il comando di questa missione a dimostrazione del nostro riconosciuto ruolo su queste materie, ma penso che sia assolutamente strategico per l'Europa e sia strategico per l'Italia".
La libertà di navigazione, per Meloni, è accompagnata dalla strenua difesa di consentire allo Stato ebraico di Israele di poter continuare ad assassinare quanti più civili palestinesi possibili, in modo da consentirgli di perpetrare, indisturbato, il genocidio in atto, potendo anche far conto sui rifornimenti che arrivano via mare e, in questo momento, ridotti al lumicino dalla resistenza pro Palestina messa in atto a sud dagli Houthi.
Una missione, quella italiana che, come ha ricordato il ministro degli Esteri Tajani, non sarà "di accompagno [sic, ndr], ma di difesa operativa: se c’è un attacco si reagisce", precisando che "le regole di ingaggio sono di reazione militare ad attacchi con missili o marittimi".
Il caso Salis
"Mah... non so cosa intenda Elly Schlein sul grave ritardo del Governo, se lei è più brava di noi sicuramente saprà cosa fare".
Questo quanto dichiarato oggi da Roberto Salis, il padre della 39enne antifascista in carcere in Ungheria, dopo aver incontrato, accompagnato da un avvocato, i ministri degli Esteri e della Giustizia Antonio Tajani e Carlo Nordio.
"È andata molto peggio di quanto ci aspettassimo, non vediamo nessuna azione che possa alleviare la situazione di mia figlia. Siamo stati lasciati soli. Abbiamo chiesto due cose, i domiciliari in Italia o in alternativa in ambasciata in Ungheria e entrambe ci sono state negate. Credo che mia figlia resterà ancora per molto tempo in carcere e la vedremo ancora in catene ai processi. Lo Stato italiano non intende fare nulla, dipende tutto dal giudice ungherese e ritiene di non voler fornire dei documenti che avevamo chiesto per agevolare il lavoro dei nostri avvocati, perché dicono che sarebbe irrituale e che possa creare dei precedenti. Sulla nota che avrebbe fornito garanzie sull'applicazione delle misure per i domiciliari in Italia, ritengono che dallo Stato italiano sarebbe mostrata come una excusatio non petita. Dovremo cercare noi di fare qualcosa. Ora ci sarà carcere a oltranza fino a quando il giudice ungherese avrà finito il processo o ci sarà un'altra situazione. Ma in quel carcere lì si può anche morire.Mi dicono che ci sono 2.500 italiani in queste situazioni e che non si può fare un'azione preferenziale nei confronti di nessuno. Ma se lasciamo tutti lì siamo uno Stato che difende i cittadini? È assurdo che questo tipo di situazioni avvengano sulla pelle dei cittadini italiani senza che chi può fare qualcosa e deve protestare lo faccia. Ricordiamoci che mia figlia è stata torturata senza carta igienica e senza sapone, e non è uscita neanche una nota di protesta dal nostro ministero degli Esteri. Mi sembra che ci sia un totale scollamento nel funzionamento dello Stato, non vedo fluidità delle informazioni e questo a scapito di persone come mia figlia".
Non serve aggiungere altro per comprendere come Meloni e i suoi ministri difendano l'italianità... a meno che, perché loro si attivino, l'ìitalianità non debba essere di comprovata fede fascista.
Suicidi nelle carceri
"Guardi, se la segretaria Elly Schlein ritiene che il problema del sovraffollamento carcerario, come ha fatto la sinistra in passato, si risolva togliendo i reati, io non sono d'accordo con la sinistra. Penso che il tema del sovraffollamento carcerario si risolva aumentando la capienza nelle carceri, assumendo e sostenendo la polizia penitenziaria, come il Governo ha fatto in questo anno, perché è l'unica risposta seria che può dare uno Stato. Se invece si ritiene che la risposta seria che può dare lo Stato sia, poiché non c'è abbastanza spazio nelle carceri, togliere i reati per fare in modo che persone colpevoli non seguano il corso dei procedimenti giudiziari, su questo non sono d'accordo, ma del resto non sono di sinistra, come si sa".
La "underdog" della Garbatella, poverina, deve avere qualche difficoltà dal punto di vista intellettuale. Da una parte riconosce che il sovraffollamento delle carceri esiste, dall'altra ha aumentato le pene e i reati in modo da aumentare le possibilità di detenzione. Poi ci viene a dire che vuole più carceri per tutti per risolvere il sovraffollamento. Ma lei lo sa quanto tempo occorre per costruire un carcere? E finora quanti carceri ha iniziato a costruire da quando è a Palazzo Chigi? E quanti agenti della polizia penitenziaria ha già assunto?
"Oggi al Cpr di Ponte Galeria un ragazzo di 22 anni si è tolto la vita impiccandosi. Era disperato. Ha lasciato sul muro un ritratto di se stesso con sotto un testo in cui ha scritto che non resisteva più, che sperava che il suo corpo fosse portato in Africa e che la sua anima avrebbe risposato in pace. Questi luoghi sono un buco nero del diritto, un inferno da ogni punto di vista. Invito la Presidente Meloni e il ministro Piantedosi a venire qui, a vedere quello che ho visto io parlando con gli altri detenuti questa mattina. Questi luoghi vanno chiusi", Riccardo Magi di +Europa.
Protesta degli agricoltori
"Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori. Dall'inizio del nostro mandato il mondo agricolo è uno dei principali mondi ai quali abbiamo rivolto la nostra attenzione, lo dimostrano i fatti, lo dimostra il fatto che noi abbiamo con le Leggi di bilancio aumentato le risorse per gli agricoltori, lo dimostra il fatto che quando abbiamo rinegoziato il PNRR abbiamo portato le risorse per gli agricoltori da 5 a 8 miliardi del PNRR, lo dimostra il fatto che rispetto a proteste che ci sono in altri Paesi europei dove non sono stati rinnovati gli incentivi sul gasolio, noi abbiamo fatto lo sforzo di rinnovare gli incentivi sul gasolio e quindi abbiamo fatto il massimo possibile. Abbiamo fatto un grande lavoro anche nella difesa dei prodotti di eccellenza, la famosa norma che vieta la produzione di cibo sintetico che è stata vituperata e derisa, oggi viene presa a modello in diverse Nazioni europee e anche al di là dell'oceano. E quindi abbiamo un focus dall'inizio del Governo aperto sul tema degli agricoltori. Chiaramente si può sempre lavorare per fare meglio e più e io sono sempre disposta ad ascoltare le istanze che arrivano da lavoratori che per noi sono fondamentali. Chiaramente lei sa anche che molta della rabbia degli agricoltori arriva da una lettura ideologica della transizione ecologica che ha pensato di poter difendere l'ambiente combattendo gli agricoltori. E questa non è la mia visione. Io penso che invece gli agricoltori siano fondamentali e debbano fondamentalmente essere coinvolti all'interno della transizione ecologica se vogliamo che la transizione ecologica funzioni, perché sono sicuramente persone attente alle dinamiche ambientali e attente a far sì che la nostra natura possa trovarsi nella migliore condizione possibile".
Insomma, gli agricoltori protestano contro il governo che Meloni rappresenta e guida, tanto da organizzare in atto una marcia su Roma - che a Meloni qualcosa sicuramente ricorderà - con i trattori che arriveranno da tutta Italia... e lei tira fuori la "boiata pazzesca" della legge sulla carne coltivata, bocciata di fatto da Bruxelles negli scorsi giorni, dichiarando che all'estero altri (su cui è opportuno stendere un pietosissimo e misericordiosissimo velo) l'hanno presa ad esempio... per farsi anche loro prendere a pesci in faccia!