UNO SGUARDO AD EST. Quando la storia la scrivono i potenti
Mai frase è più realistica! Costoro hanno l’arroganza di imbrattare i libri di storia con le loro mistificazioni che servono a dare un senso nobilmente distorto a genocidi decisi a tavolino per soddisfare interessi estranei ai popoli vittime di tali malversazioni. Veniamo trattati da bambini e ci raccontano le favole per farci dormire tranquilli fino alla prossima tragedia, nel frattempo ci danno un po' di caramelle per illuderci che la vita è tutta lì: è in quel poco di dolce che ci gratifica per un lasso di tempo prestabilito che le nostre coscienze cadono in letargo per risvegliarsi in mezzo ad un’altra terribile tempesta che travolgerà tutto e tutti.
Il volto del potere è identico ovunque ci si sposti sulla faccia della terra, il bene e il male sono due principi assoluti che si sono sempre fronteggiati e sempre si dovranno fronteggiare nei tempi futuri assumendo le forme e le modalità più svariate per raggiungere i propri obiettivi.
L’Europa occidentale ha inglobato i paesi dell’Est allettandoli con i lustrini del modello economico liberista ormai stracotto, che ha “prodotto” milioni di poveri, bruciato risorse, inquinato irreversibilmente il pianeta lasciando alle generazioni future un’eredità di problematiche difficilissime da affrontare e talvolta impossibili da risolvere. L’imprenditoria “da asporto” dell’EU ha sfruttato la manodopera a disposizione in quelle economie arretrate pagandola pochi euro al mese che le ha permesso di aumentare stratosfericamente i profitti, di succhiare risorse per oltre 40 anni a costo zero e acquistare a prezzi stracciati tutti gli immobili di pregio di quei Paesi affamati di benessere e di progresso.
Ma di quei popoli non conosciamo la vera storia, quella decisa a tavolino dalla massoneria occidentale che da secoli decide le sorti di milioni di esseri umani. Sarebbe saggio conoscere anche la nostra vera storia, quella scritta a tavolino e imposta alla nostra gente da individui insaziabili di ricchezza e potere, totalmente privi di scrupoli, costoro rappresentano il tipico modello descritto da Hanna Arendt ne “La banalità del male”: per questi individui portare a spasso il cane o uccidere una persona non fa differenza.
La storia della Russia ci è stata raccontata e continuano a raccontarla propinandoci interpretazioni e motivazioni opache invece occorre analizzarla da un’ottica diversa, avendo cura di non cadere vittime dei soliti giochi di specchi. È dalla fine della seconda guerra mondiale che viene considerata dagli Stati Uniti un nemico da abbattere e tale ideologia è stata trasmessa anche a tutti i Paesi dell’area occidentale. Ma prima della guerra fredda cosa era accaduto in quel paese?
I grandi scontri per il predominio si sono svolti per secoli in Europa, oggi i tentacoli del potere agiscono in tutte le parti del mondo, soprattutto là dove vi sono ricchezze naturali utili alle economie avanzate. Le ormai onnipotenti e onnipresenti multinazionali operano nella massima libertà soprattutto in quelle aree geografiche ricche di giacimenti di materie prime, in particolare di terre rare, intorno alle quali si muovono immensi interessi perché indispensabili per l’economia del futuro basata sulla tecnologia.
L’accumulo di ricchezza è solo l’aspetto visibile di un problema più complesso che ha radici culturali e morali molto profonde nei principali paesi europei occidentali e nord americani per questo non solo non conosciamo al vera storia della Russia ma sicuramente non conosciamo la nostra vera storia che non si può limitare a meri fatti di cronaca come ci viene confezionata e proposta nelle scuole e sempre più spesso dai quotidiani.
Durante il secolo scorso in Europa si sono sviluppati il nazionalsocialismo in Germania, il fascismo in Italia e il bolscevismo in Russia e nei suoi paesi satelliti: questi fenomeni si possono definire le manifestazioni maggiormente significative del male nel nostro tempo. Queste ideologie sono solo apparentemente scomparse dalla scena della storia, entrambe sono profondamente radicate nelle coscienze e continuano a diffondersi in sempre più numerose società. Particolarmente pericolosa rimane il nazionalsocialismo che investe i vertici del capitalismo che detiene la maggior parte delle risorse e delle tecnologie e sta manipolando e schiavizzando le coscienze di intere generazioni attraverso la globalizzazione.
Dal lato del bolscevismo, in particolare ci si riferisce non solo alla Cina e alla Corea del Nord ma a molti paesi del terzo mondo nei quali sono presenti attivamente partiti politici che considerano il marxismo e il bolscevismo (leninismo) come possibili modelli di sviluppo di tutta l’umanità, nonostante i tragici esiti dell’esperienza del bolscevismo reale, tutt’oggi lo si rintraccia in altri avvenimenti dell’epoca attuale dove svolge segretamente una funzione direttiva: la Cecenia e i Balcani sono gli esempi più recenti.
Guardando al passato si possono rintracciare le cause reali che originarono due conflitti mondiali e l’affermazione delle due principali ideologie che segnarono profondamente e tragicamente l’umanità.
All’inizio del XX secolo vi erano due potenze che fomentavano con forza un grande evento bellico in Europa: la prima era la Francia che, dopo la sconfitta nella guerra del 1870-1871 con la Germania (da cui ebbe origine l’impero tedesco del Kaiser), aspirava ad una rivincita e, soprattutto, mirava ad annettersi l’Alsazia e la Lorena.
La seconda era la Russia, dove era presente un forte partito militare, originato dalla corrente del panslavismo che si basava su di un documento di provenienza segreta, divenuto in seguito noto come il presunto testamento di Pietro il Grande. I membri di questo partito volevano fondare una confederazione di popoli slavi occidentali e orientali da contrapporre al resto dell’Europa ma lo impediva l’impero austro-ungarico la cui caduta avrebbe consentito ai popoli slavi dell’area danubiana di confluire nella confederazione panslavista sotto l’autorità della Russia.
La terza potenza era l’Inghilterra che per la sua influenza che esercitava in tutte le relazioni politiche in Europa era di fatto l’ago della bilancia infatti avrebbe potuto scongiurare un conflitto che invece per motivi politici lo favorì.
La quarta potenza era la Germania del Kaiser che temeva di essere stretta in una morsa, con il risultato di dover ingaggiare una guerra su due fronti, orientale e occidentale.
Vi è un episodio significativo che accadde nel 1895, al palazzo dello Zar a San Pietroburgo apparve un inviato del Kaiser di nome Helmuth von Moltke con il compito di recapitare al sovrano russo un quadro recante l’iscrizione ‘Popoli d’Europa serbate il vostro sacro patrimonio’, riporto testualmente: “Esso raffigurava esponenti di varie nazionalità dell’Europa cristiana, in veste di vigorose fanciulle in armatura e brandenti spade, riunite sotto il segno della croce. Sotto la guida dell’Arcangelo Michele si univano contro il pericolo cinese e mongolo proveniente da st, rappresentato da una figura assisa sulle nuvole nella posa del loto: sotto di essa le città dell’Europa già in preda alle fiamme e alla distruzione. Questo quadro forniva una visione del tutto diversa dell’azione comune dei popoli cristiani d’Europa rispetto a quella che si realizzerà nel 1914.”
Emerge che i sostenitori del partito della guerra erano membri della loggia massonica francese del ‘Grande oriente’, di conseguenza dovevano per forza rappresentare gli interessi della Francia a discapito di quelli della Russia. Quando la Francia proclamò la mobilitazione generale i membri del partito della guerra sfruttando la caratteriale debolezza dello Zar e l’assenza di Rasputin suo fedele consigliere, iniziarono ad esercitare una forte pressione morale e politica affinché in Europa si scatenasse una guerra. I tragici accadimenti nei Balcani offrirono il pretesto perché i piani di guerra si realizzassero infatti vista la situazione la Germania temendo una guerra su due fronti proclamò la mobilitazione generale, a quel punto il conflitto era inevitabile.
La guerra che ne seguì provocò una grave crisi politica che costrinse lo Zar ad abdicare traferendo il potere nelle mani del partito mentre al fronte i soldati russi e tedeschi gettarono le armi e fraternizzarono apertamente perché entrambi gli eserciti non vedevano la ragione di una guerra fratricida. A quel punto l’unica cosa saggia da fare era concludere una pace separata con la Germania ma il cosiddetto partito provvisorio che era succeduto allo Zar scelse la prosecuzione del conflitto per favorire gli interessi francesi: il popolo russo fu tradito.
Tale decisione creò nel suo interno una situazione particolare: la maggioranza della popolazione era contadina, alla generale aspirazione alla pace si aggiunsero le speranze che alla conclusione della guerra si sarebbero realizzate radicali riforme agrarie che erano state proposte dal partito di centro e già discusse dalla Duma.
Questo diffuso stato d’animo di aspirazioni e speranze, le parole “pace e terra” potevano esercitare un effetto davvero potente e seducente su larghi strati della popolazione. I bolscevichi avevano posto queste due aspirazione al centro della loro propaganda, in realtà pace e terra erano solo degli slogan infatti: “ (…) parlandi di “pace” intendevano una guerra civile ancor più sanguinosa e il terrore rosso che ne avrebbe seguito, mentre parlando di “terra” essi sottintendevano un “comunismo militare” che avrebbe causato una carestia senza precedenti nel sud della Russia e la conseguente eliminazione delle masse contadine russe, la cui parte migliore fu sterminata fisicamente, mentre tutti i sopravvissuti furono cacciati a forza nei Kolkhoz e sovkhoz. Queste furono le reali conseguenze della promessa “terra e pace” da parte dei bolscevichi.”
Durante il primo conflitto mondiale, in circoli culturali europei spesso sono stati sottolineati i particolari interessi politici di alcune società segrete dell’occidente anglosassone per quella parte dell’Europa orientale.
“L’orientamento dei loro interessi è confermato da una carta d’Europa, pubblicata in Inghilterra ancora negli anni ’80 del XIX secolo,” L’Europa vi era rappresentata a grandi linee come effettivamente divenne in seguito alla prima guerra mondiale. Su questa carta, in corrispondenza del territorio russo, c’era scritta una sola parola ‘deserto, luogo per futuri esperimenti sociali’. ”
Ancor oggi vengono pubblicate numerose ricerche che testimoniano che la rivoluzione bolscevica fu finanziata da gruppi economici occidentali, in particolare dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra: senza un tale sostegno economico “l’esperimento bolscevico” non sarebbe stato possibile. Interessante è il libro di Antony Sutton pubblicato nel 1998 con il titolo “Wall Street e la rivoluzione bolscevica”. Chiunque abbia frequentato le scuole superiori in Russia ha dovuto studiare il testo di storia del Partito comunista dell’URSS nel quale vi è scritto che i “probi e nobili” bolscevichi guidati da Lenin, appena raggiunto il potere avevano restituito una parte consistente dei finanziamenti che avevano ricevuto dai capitalisti occidentali per realizzare la rivoluzione.
Questi e molti altri fatti dimostrano i forti interessi di alcune società occulte occidentali affinché nell’Europa dell’est e in particolare in Russia, si realizzasse con successo “l’esperimento socialista” che costò la vita a più di cento milioni di esseri umani.
La modalità utilizzata dalle logge occulte occidentali per conseguire lo scopo principale consiste nella diffusione simultanea nell’umanità, non del semplice materialismo, ma del sovra-materialismo inteso non come una nuova ideologia, ma come penetrazione totale nella vita umana, inclusa la religione e le forme di occultismo.
“Essi si propongono di super materializzare lo stesso materialismo, per creare nel mondo un materialismo ben superiore a quello scaturito dalla naturale evoluzione dell’umanità attuale.” Ciò significa che non solo in Russia ma nell’intera Europa stanno scomparendo tutti i valori spirituali spazzati via dalla generale invasione dell’americanismo.
Tutti questi popoli hanno in seno forse il più pericoloso nemico sulla via della loro effettiva realizzazione.
“Per questo motivo conoscerle e comprenderne i progetti politici occulti è particolarmente importante per tutti coloro che vivono in questi paesi.”
Ad Est si sta consumando una nuova tragedia, il popolo russo e ucraino stanno pagando un altro tributo di sangue in nome di principi e violazioni delle norme di diritto internazionale: regole tradite sistematicamente in vari Paesi del mondo dalle potenze dominanti straniere che nessuno osa contestare e combattere apertamente. L’Europa occidentale si è fatta coinvolgere passivamente e si sta accollando rischi e spese militari, questo porterà un ulteriore indebolimento sia sul piano economico che politico. Nel frattempo un altro fronte si è aperto in Medioriente tra Israele e palestinesi: nella scacchiera del potere le mosse si sono velocizzate ed intensificate, occorre opporvisi con determinazione prima che sia troppo tardi.