Politica

Lo spoil system dei post-fascisti include anche Dante: Sangiuliano ha detto che è di destra


Tanto post quanto fascista pare
la Giorgia mia, quand'ella altrui saluta,
ch'ogni migrante devèn, tremando, muto,
e all'istante si lascia di annegare.

Altro che Beatrice Portinari! Dante, già alla fine del '200 sapeva di esser di destra e pure fascio, tanto che che al capitolo XXVI della Vita Nova (nell'edizione moderna) avrebbe scritto i versi sopra riportati che poi la sinistra, che come suo solito distorce tutto e in primis la cultura, avrebbe poi riscritto in 

Tanto gentile e tanto onesta pare...

Avrebbe voluto dire anche questo il ministro della "Cultura", Gennarino Sangiuliano, intervistato nientepopodimeno che da Pietro Senaldi alla manifestazione organizzata da FdI (acronimo per Fratelli d'Italia e Fascisti d'Italia) per le elezioni regionali a Milano... ma non ha avuto il coraggio di farlo... e non è da escludere se non perché abbia scelto il sonetto come elemento centrale di un suo prossimo parto editoriale.

Nella riunione dei post-fascisti di Milano, l'artefice della disinformatia di destra quando era direttore del Tg 2, premiato per questo dalla sora presidente Meloni con il ministero della Cultura (forse anche perché non ha trovato nessuno meno peggio di lui da metter su quell poltrona), Gennarino o' ministro se ne è uscito con questa dichiarazione:

"La destra ha cultura e ha una grandissima cultura. Ieri mi è venuto a trovare un amico Crespi ... che mi ha regalato un libretto dov'è scritto, provo a sintetizzare, non ricordo il titolo preciso, tutti i grandi scrittori sono di destra".

Gennarino o' ministro non ricorda il titolo e non cita neppure l'autore di un "tale" libro... e meno male è ministro della Cultura. Quando si vuol supportare una tesi basata su una affermazione di terzi, queste sono le basi, per sapere se tale affermazione possa avere un minimo o meno di credibilità. Ma per Sangiuliano il libretto gli ha aperto un mondo e così, oltre ad esser convinto che quanto appena rivelato ha ormai il valore di un assioma, ha voluto pure metterci il carico da undici:

"So di fare un'affermazione molto forte. Io ritengo che il fondatore del pensiero di destra in Italia sia Dante Alighieri, perché quella visione dell'umano, della persona, delle relazioni interpersonali che troviamo in lui, ma anche la sua costruzione politica in saggi diversi dalla Divina Commedia, sia profondamente di Destra. Quindi la Destra ha cultura, deve soltanto affermarla".

Poi, non soddisfatto di essersi già abbastanza deriso per proprio conto, ha voluto esagerare, dichiarando, con magnanimità, che l'Italia dovrebbe uscire dall'egemonia culturale della sinistra... e da quella di destra:

"Noi non dobbiamo sostituire l'egemonia culturale della Sinistra, quella gramsciana, che Gramsci teorizzò e poi Togliatti ha costruito negli anni, con quella della Destra ma dobbiamo liberare la cultura. Perché la cultura è tale se è libera, se è confronto, se è dialettica. ...Io voglio affermare l'egemonia italiana che è quella di Dante Alighieri, di Leonardo, di Michelangelo, di Petrarca, di Boccaccio, di Leopardi, di Manzoni, di D'Annunzio, di Prezzolini, di Longanesi, di Giuseppe Verdi che è l'identità collettiva di tutti noi. Questa è l'egemonia italiana!"

Ricapitolando... Dante è di destra, pure fascista convinto. Però, stabilito questo, si può anche dimenticare di sottolinearlo, purché si sappia. Lo stesso vale per Leonardo, Michelangelo, Petrarca, Boccaccio, Leopardi, Manzoni... e Verdi che pure loro, par di capire, erano fascisti.  Prezzolini, no... era più un Guareschi con i pantaloni con la piega perfetta e ben stirata.

C'è però un aspetto, di quanto da lui dichiarato, che Gennarino o' ministro non ha ben spiegato: ma quando la sinistra si è "impossessata" di Dante, Leonardo, Michelangelo, Petrarca, Boccaccio, Leopardi, Manzoni... e Verdi definendoli suoi apostoli? 

Così tanto per sapere...

In ogni caso, ad ulteriore conferma dell'affermazione di Sangiuliano che "la destra ha cultura e ha una grandissima cultura", è d'uopo riportare quanto detto in Senato da uno dei massimi rappresentanti della destra in Italia, Maurizio Gasparri:

E infatti Gasparri "c'ha pure preso"... quasi... in fondo ha sbagliato a collocare la guerra di Crimea solo di una decina d'anni... che vuoi che sia... d'altra parte è di destra... stai a guardare il capello.

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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