Secondo quanto ipotizzato dal Guardian, che ha riportato una ricostruzione ipotizzata da alcuni esperti,
"a piazzare le bombe che hanno provocato quattro falle nel gasdotto Nord Stream 1 e 2, a circa 80 metri di profondità nelle zone economiche esclusive di Svezia e Danimarca, potrebbero essere stati i robot di manutenzione che operano all'interno della struttura del gasdotto durante lavori di riparazione.Se questa teoria si rivela corretta, la natura sofisticata dell'attacco e la potenza dell'esplosione aggiungerebbero peso ai sospetti che gli attacchi siano stati effettuati da un potere statale, con il dito puntato contro la Russia".
E secondo le fonti di intelligence del settimanale tedesco Spiegel, le falle dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 sarebbero state causate da esplosioni in cui sarebbero stati utilizzati fino a 500 chili di tritolo, l'equivalente della potenza esplosiva di una bomba di aereo.
Intanto, questo sabato il gas norvegese ha iniziato a fluire in Polonia attraverso il nuovo gasdotto Baltic Pipe, che attraversa la Danimarca e il Mar Baltico. Un portavoce di Gaz-System, l'operatore polacco che gestisce il gasdotto, ha detto a Reuters che i flussi sono iniziati alle 6:10.
Il gasdotto, con una capacità annua di 10 miliardi di metri cubi, è stato ufficialmente inaugurato martedì.