E’ indubbiamente un diverso Sabato Santo, questo dell'11 aprile, che precede una diversa Domenica di Pasqua.
A giudicare dai dati che giungono dal Ministero della Salute - che credo anche in difetto - è giusto che si continui a restare a casa, per evitare che possano moltiplicarsi i casi di contagio. Bisogna assolutamente evitare focolai seri, soprattutto al Sud, perché potrebbero diventare una vera e propria "bomba epidemica incontrollabile" che rallenterebbe moltissimo il ritorno alla normalità.
Abbiamo tra l'altro già avuto troppe perdite di colleghi medici, di operatori sanitari e di addetti ai servizi che "in prima o seconda linea" hanno pagato con la vita la diffusione del contagio... dobbiamo proteggere chi opera nella sanità.
E’ un atto di responsabilità attenersi alle direttive e spero davvero che tutta la popolazione Italiana dimostri innanzitutto "maturità e buon senso".
Ho sentito che specialmente i ragazzi, per la loro giovane età, potrebbero peggio degli adulti non sopportare questa clausura imposta e "tentare la fuga" per trovare gli amici o anche solo per riabbracciare la fidanzata.
Purtroppo, sarebbero azioni sconsiderate, come eventuali riunioni familiari in occasione della festività.
Se davvero vogliamo uscire dall'attuale "clausura" sarò necessario continuare ad avere pazienza.
Il virus - come ho già avuto modo di dire - non "muore per volontà divina", al momento è lì, "piccolo essere senza vita", che potrebbe aggredire chiunque e diffondersi ovunque.
I casi totali nel nostro Paese sono ad oggi, 11 Aprile, 152.271, 100.269 le persone che risultano positive al virus, mentre i deceduti sono 19.468 (con coronavirus).
Vedere cosa sta accadendo in America (dove il numero dei morti ha superato quello in Italia), e in particolare a New York, dovrebbe far capire l’entità del problema.
Non siamo ancora in questo momento nelle condizioni di "aprire completamente le varie attività" e comunque sia le restrizioni che bisogna osservare saranno certamente proiettate a tutta l’estate… poi si vedrà. Bisogna sostenere tutte le piccole attività e le piccole imprese in crisi.
Ovviamente, mentre lo scienziato ha le sue ovvie perplessità sul futuro, l'uomo si augura, come tanti, che la scienza e pertanto i vari colleghi impegnati nelle ricerche ci possano fornire a breve una soluzione che ci porti a vedere il futuro in modo meno buio.
Questa è la situazione oggi all'11 aprile…