La migliore notizia del 22°giorno dell'invasione russa in Ucraina è quella riportata dal deputato Dmytro Gurin, che alla BBC ha riferito che le persone rifugiate nel teatro di Mariupol distrutto ieri da un missile russo si sarebbero salvate perché si trovavano nel seminterrato, all'interno del rifugio antiaereo, che ha resistito all'impatto. Al momento non si hanno notizie di morti o feriti ma, in base a quanto è stato riportato, la maggior parte delle persone è sopravvissuta.
Come mostrano le immagini satellitari di Maxar, nello spazio antistante ai due lati del teatro, i rifugiati avevano disegnato a caratteri cubitali la scritta "bambini" (in russo). Nonostante la scritta fosse ben visibile dall'alto i russi hanno bombardato ugualmente il teatro di Mariupol, città oramai quasi rasa al suolo, con la quasi totalità degli edifici (tral'80% e il 90%) distrutto o danneggiato dai bombardamenti.
Bombardamenti che ancora una volta hanno colpito questa mattina una zona residnziale di Kiev, causando una vittima, mentre solo ieri, a Chernihiv (nel nord dell'Ucraina), i russi, usando artiglieria e attacchi aerei, hanno "assassinato" 53 civili secondo quanto ha riportato il governatore dell'omonimo Oblast, Vyacheslav Chaus.
Non c'è bisogno di essere analisti o strateghi militari per capire quello che sta accadendo in Ucraina. L'esercito di Mosca ha conquistato solo dei lembi di terreno a nord, a est e a sud del Paese, ma non riesce ad avanzare perché le forze che ha messo in campo sono insufficienti per contrastare la resistenza militare ucraina, senza dimenticare i problemi legati alla logistica... a partire dai rifornimenti di benzina e cibo Putin pensava che ammassare 200mila uomini ai confini dell'Ucraina fosse sufficiente perché Kiev gli consegnasse le chiavi della nazione in poche ore, massimo pochissimi giorni. Così non è stato e adesso Putin cerca di minare la resistenza ucraina massacrandone in maniera sistematica i civili.
E che Putin sia frustrato dall'andamento della guerra, lo dimostra inequivocabilmente il suo ultimo discorso in tv dove ha ribadito che la sua cosiddetta operazione militare speciale sta procedendo secondo i piani stabiliti, cercandone giustificazione come un atto di autodifesa!
Ominous words from Putin about a “natural and necessary cleansing of the nation” to “spit out like flies” all representatives of a fifth column and “traitors” who do not back the Kremlin line. No wonder thousands are leaving the country in fear. pic.twitter.com/66LGpo12p3
— Matthew Luxmoore (@mjluxmoore) March 16, 2022
Adesso Putin ha capito che oltre alle difficoltà che incontra in Ucraina e nella quasi totalità delle diplomazie estere, adesso o al massimo tra breve dovrà affrontare anche le difficoltà interne dovute all'aumentare vertiginoso dei prezzi, alla scarsità di prodotti e alla crescita della disoccupazione a causa delle sanzioni inflittegli dall'occidente.
Per questo, in tv, ha già indicato i colpevoli, i traditori interni filo occidentali cui incanalare odio e proteste che a breve inizieranno a manifestarsi in Russia. Gli sarà sufficiente per salvarsi quando nel mondo, oramai, la Russia di Putin non è più difendibile, come dimostra il fatto che persino la Serbia adesso ha interrotto i voli verso quel Paese?
E che quanto sta accadendo in Ucraina ci debba preoccupare sono riprova le dichiarazioni rilasciate a Bloomberg da Mikhail Fridman, proprietario di Alpha Bank, uno degli oligarchi più ricchi della Russia che ha detto che le sanzioni non impediranno a Vladimir Putin di continuare la sua invasione dell'Ucraina, spiegando all'Occidente che non riesce a capire come funzioni il potere a Mosca.
Gli oligarchi russi, ha detto Fridman, non sono in grado di fare pressione su Putin... questo è un obiettivo irrealistico. "Se i responsabili dell'UE credono che, a causa delle sanzioni, io possa avvicinare Putin per dirgli di fermare la guerra, e che questo accadrà, allora temo che siamo tutti in grossi guai. Ciò significa che coloro che hanno avuto tale idea non capiscono nulla di come funziona la Russia. E questo è pericoloso per il futuro. ... La distanza di potere tra Putin e chiunque altro è come la distanza tra la Terra e il cosmo. Dire qualcosa a Putin contro la guerra, per chiunque, sarebbe una specie di suicidio".
Aggiornamento alle 17.
La NATO non interverrà militarmente nella guerra della Russia contro l'Ucraina. Questo è quanto ha ribadito giovedì il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una dichiarazione in risposta alle parole odierne di Volodymyr Zelensky al Bundestag, con cui il presidente ucraino ha detto che la Germania è in parte responsabile i ritardi nell'integrazione dell'Ucraina nella NATO e nell'UE, ritardi alla base dei quali la Russia ha dato seguito alla sua aggressione. Scholz ha comunque confermato il sostegno della Germania a Kiev.
Biden, venerdì, parlerà della situazione in Ucraina con Xi Jinping, secondo quanto dichiarato dalla portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. I due leader si sentiranno telefonicamente per discutere "oltre a questioni di comune interesse, le problematiche legate alla concorrenza, così come la guerra della Russia contro l'Ucraina.
E mentre da una parte si cerca una soluzione diplomatica alla crisi, dall'altra si susseguono atti e dichiarazioni che potrebbero invece peggiorarla. Il parlamento lituano, all'unanimità, ha approvato una risoluzione in cui esorta le Nazioni Unite a dichiarare una no-fly zone in Ucraina, mentre l'ambasciatore russo in Bosnia ed Erzegovina, Igor Kalabukhov, ha dichiarato a un canale televisivo locale che la Russia "reagirebbe" se la Bosnia decidesse di aderire alla NATO.
Ma la Russia non sembra pensare alla tregua. Secondo l'Intelligence militare ucraina, la Siria fornirà alla Russia 40.000 mercenari, di cui circa 150 sono già stati trasferiti in Russia, per prendere parte alla guerra, il 15 marzo; ogni giorno ne vengono ne vengono inviati fino a 300 . Anche armi e attrezzature militari saranno trasferite dalla Siria alla Russia e alla Bielorussia, sempre secondo quanto riferito dall'intelligence militare ucraina. Secondo il rapporto, alcuni mercenari siriani vedono questa come un'opportunità per migrare illegalmente nell'UE.
Tra le vittime dei bombardamenti della notte scorsa, sono 21 i morti e 25 i feriti nell'attacco russo a Merefa, cittadina di 21.500 abitanti nella regione di Kharkiv, dove sono stati colpiti una scuola locale e un locale di ritrovo.
Finora dalle macerie del teatro di Mariupol sono state estratte dalle macerie 130 persone, ma continuano ad essere contraddittorie le notizie relative alle persone presenti nella struttura al momento dell'esplosione, anche se da due diverse fonti si ha un ulteriore conferma che il rifugio antiaereo del teatro ha retto all'attacco, anche se non è possibile sapere quante fossero le persone a suo interno.