Dopo aver fatto da gregario al negazionismo di stampo sovranista, Andrea Bocelli ha contato i danni d'immagine che le sue dichiarazioni gli stavano causando e si è visto costretto, come sempre accade in casi analoghi, a fare marcia indietro, sostenendo di esser stato frainteso... come se quello che ha detto potesse essere interpretato diversamente!
Queste le sue dichiarazioni, via social, espresse in italiano e in inglese... dato che quello che ha detto al Senato non è passato inosservato (ahi lui) neppure all'estero:
«Da sempre mi sono speso per combattere la sofferenza e l’ho fatto anche recentemente con l’avvento di questa sciagurata pandemia, come molti sanno.Perciò se il mio intervento al Senato ha generato sofferenza, di questo io chiedo sinceramente scusa, perché proprio non era nelle mie intenzioni.Così come nelle mie intenzioni non era di offendere chi dal Covid è stato colpito.Del resto, come sapete, la mia famiglia non è stata risparmiata dal virus: siamo stati tutti quanti contagiati e tutti abbiamo temuto il peggio; perché nessuno può conoscere l’andamento di una malattia come questa, che è ancora oggi sconosciuta.Lo scopo del mio intervento al Senato era quello di sperare in un prossimo futuro in cui i bambini soprattutto, possano ritrovare la normalità, possano sperare di vivere “da bambini”, giocando tra loro, abbracciandosi, come devono fare i bambini per poter crescere sani e sereni.Questo solo era il senso del mio intervento ed a tutti quelli che a causa del modo in cui mi sono espresso – sicuramente non il più felice – e dalle mie parole hanno trovato ragioni per sentirsi offesi o hanno sofferto per quello che ho detto, a loro chiedo sinceramente scusa, perché le mie intenzioni erano tutt’altre, erano esattamente il contrario».
Per alcuni - mi rimetto al giudizio di chi si intende di musica e cantanti - Bocelli non è un cantante lirico, non può essere definito un tenore, perché non ne ha le capacità. Oggi, forse neppure più un cantante (basta riportare alla mente la penosa performance nel Duomo di Milano)... quel che è sicuro, però, è che Bocelli non è né un filosofo, né un pensatore, né un semplice oratore. Trascorsi un paio di giorni, ci ha spiegato che le parole che ha usato al Senato vanno interpretate in senso opposto a quello che è il loro significato. In pratica, pur dicendo nero, credeva di dire bianco! Ha ammesso di non essere in grado di esprimersi correttamente. Ma come è possibile, dopo tutti i libri che, sistematicamente, ci ricorda di aver letto...
Buon per lui se esistono persone che possono bersi simili fandonie.
Piuttosto, quanto accaduto serva a Bocelli di lezione per il futuro. Se per sue ragioni personali ha bisogno di trasformarsi nel galoppino di questo o quel politico, è opportuno che se ne scelga uno che abbia posizioni politiche un po' più "sostenibili" da un punto razionale, ma, purtroppo per lui, totalmente sconosciute ai sovranisti alla Salvini, altrimenti finirà per essere nuovamente "frainteso".