L'allerta lanciata dalla Protezione Civile per criticità idraulica dal 2 al 3 maggio sui principali affluenti del fiume Reno nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna non era infondata.

Le esondazioni che hanno colpito l'Emilia Romagna tra il 2 e il 3 maggio 2023 hanno causato gravi danni e disagi alla popolazione e alle infrastrutture. Secondo il Centro Meteo dell'Emilia-Romagna, le precipitazioni sono state incessanti e hanno interessato tutte le zone tra Reggiano, Modenese, Bolognese, Ferrarese, Ravennate e Forlivese. Alcuni fiumi e torrenti, come il Senio, il Sillaro e il Lamone, hanno rotto gli argini e allagato le strade, le case e i campi. A Bologna, la Via Emilia è stata chiusa in diversi punti per l'acqua alta.

Sono state evacuate oltre 250 persone nel Ravennate e centinaia di altre in altre località. Le scuole sono state chiuse in molti comuni e i treni sono stati fermati o cancellati per le interruzioni delle linee ferroviarie . Si stima che i danni economici siano ingenti, soprattutto per l'agricoltura e il turismo, settori già provati dalla pandemia di Covid-19.

Accumuli totali sui 120-150 millimetri si sono registrati sulle aree dell'interno modenese, bolognese, imolese, faentino e forlivese;
Accumuli totali sui 50-70 millimetri su interno parmense, reggiano, ferrarese e pianura romagnola;
Accumuli totali non oltre 20-40 millimetri su piacentino e riminese, le zone più ai margini del peggioramento.

I corsi d'acqua che hanno fatto registrare le maggiori criticità sono stati il fiume Tiepido a Fossalta (MO), il canale Navile-Savena a Bentivoglio (BO), il fiume Idice a Castenaso (BO) – San Martino in Argine (BO) – S. Antonio (BO), il fiume Quaderna a Medicina (BO), il fiume Sillaro a Sesto Imolese (BO), il fiume Santerno a Sant’Agata (RA), il fiume Senio a Tebano (RA), il fiume Lamone a Rivalta (RA), il fiume Montone a Castrocaro (FC).

Tra le esondazioni più gravi si segnalano quelle del fiume Lamone a Faenza, che ha rotto gli argini in due punti, del fiume Senio a Cotignola e del torrente Sillaro a Castel San Pietro Terme. A causa delle condizioni meteo critiche, sono state sospese le attività scolastiche in molti comuni della regione e la circolazione ferroviaria è stata fortemente limitata. Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha chiesto l'intervento del governo per affrontare la situazione.

Purtroppo si registra anche una vittima, un uomo di oltre 80 anni travolto dalle acque del Senio esondato questa mattina a Castel Bolognese (Ravenna). L'anziano avrebbe comunque percorso in bicicletta una strada chiusa in precedenza per precauzione e sarebbe morto annegato. Inoltre, nell'area di Bologna si registra il crollo di un'abitazione a causa dello smottamento del terreno. Almeno una persona sarebbe dispersa.


Aggiornamento. Purtroppo, la persona che abitava nella casa crollata, un uomo di 78 anni, è stato trovato morto.

Nel corso della giornata, l'Anci ha pubblicato la seguente nota:

Anci esprime solidarietà alle comunità locali e alle amministrazioni comunali colpite dall’ondata eccezionale di maltempo che imperversa sin da ieri sull’Emilia Romagna, causando distruzione e purtroppo, ancora una volta, la perdita di vite umane. Le notizie che giungono dalla Regione mostrano un quadro preoccupante, anche per le evacuazioni di migliaia di abitazioni invase dalle acque tracimate da torrenti e fiumi in piena. Si tratta di una ondata di maltempo che si evolve, come in altre occasioni, in eventi estremi che sempre più frequentemente obbligano al ricorso allo stato di emergenza. Il susseguirsi di questi fenomeni richiama ad un’azione ancora più convinta di rafforzamento delle attività di prevenzione e previsione degli eventi legati al maltempo, tema che Anci ha posto da tempo posto all’attenzione del Governo e della Protezione civile nazionale.