Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri, la n. 14,  che come principale argomento tra quelli all'ordine del giorno prevedeva un decreto legge con le "misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19".

In pratica nel decreto legge "riaperture" si definisce cosa in Italia sarà possibile fare, come e dove a partire da lunedì 26 aprile, giorno di riaperture.

Spostamenti
Chi sarà munito di certificazione* potrà spostarsi da una regione all'altra qualunque sia il loro colore: giallo, arancione o rosso. Fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, sarà possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.

Scuola e Università
Fino alla fine dell'anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori. La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Nelle Università, fino al 31 luglio, nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgeranno quasi esclusivamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

Ristorazione
In zona gialla riaprono i ristoranti, anche a cena, purché all'aperto.

Spettacoli
Riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l'uno dall'altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all'aperto. In relazione all'andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all'aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

Manifestazioni sportive
Dal 1 giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico. La capienza consentita è del 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all'aperto e 500 per quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori. E' possibile inoltre, anche prima del 1 giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza.

Piscine, palestre e sport di squadra
In zona gialla è consentito lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto. Dal 15 maggio riaprono in zona gialla le piscine all'aperto. Dal 1 giugno in zona gialla riaprono le palestre.

Fiere e congressi
Dal 15 giugno in zona gialla riaprono le fiere. Dal 1 luglio via libera a convegni e congressi.

Centri termali, parchi tematici e di divertimento
Dal 1 luglio in zona gialla sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento.


La riunione del CdM ha avuto anche uno strascico politico con il primo strappo (ufficiale) della Lega, i cui ministri si sono astenuti, non approvando il testo del nuovo decreto anti-Covid.

Per vendere l'immagine del paladino delle libertà, pro riaperture, unico politico avveduto e di buon senso, il "solito" Salvini, quello con i piedi in due staffe che sta contemporaneamente all'opposizione e al governo oscillando dall'una all'altra parte in base alla convenienza,  aveva dichiarato che se il Governo non avesse esteso il coprifuoco alle 23, i suoi ministri si sarfebbero astenuti sul testo di Draghi. 

Dato che il premier gli aveva risposto che il limite delle 22 non sarebbe stato modificato, il nuovo decreto è passato con l'astensione della Lega.

Di Seguito lo "sproloquio" di Salvini per giustificare la sua scelta, motivata soprattutto dal fatto di dover parare la crescita dei consensi a favore di Fratelli d'Italia, con la Meloni che spingeva per una cancellazione del coprifuoco:

"Il coprifuoco confermato rappresenterebbe l’ennesima stangata a tutto il tessuto economico italiano. Basti pensare al turismo: nel caso questa restrizione dovesse essere prorogata fino al 31 luglio, chi mai passerebbe le vacanze in Italia sapendo che ad una certa ora dovrà obbligatoriamente tornare nella propria stanza d’albergo? Gli italiani hanno rispettato le regole per più di un anno in maniera impeccabile, ma così stanno arrivando all’esasperazione. Ancora una volta la sinistra e il Movimento 5 Stelle dettano la linea in questo Governo e bloccano l’Italia. Basta coprifuoco!"


Questa la reazione del Pd, espressa dal vicesegretario Provenzano:"Un'altra prova di irresponsabilità della Lega in CdM, con l'astensione sul decreto riaperture. Questa linea ondivaga, frutto di divisioni interne, mette in difficoltà il Presidente Draghi e l'intero Governo. Stare sia al governo che all’opposizione, in un frangente drammatico come questo, è immorale. Matteo Salvini ha seri problemi nei sondaggi e di competizione per la leadership con la Meloni. Sta giocando una partita tutta sua. Ma lo fa sulla pelle degli italiani".


*Certificazione o certificato verde
Il certificato verde può ottenerlo per sei mesi chi ha completato il ciclo di vaccinazione o chi si è ammalato di covid ed è guarito. Altrimenti chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (ma in quel caso la sua validità avrà una durata limitata, di 48 ore). Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell'Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.