Come si identifica la qualità di una testata giornalistica? Oltre ai criteri della libera informazione, che attualmente non possono essere considerati (l’Italia è tra gli ultimi paesi del mondo per questo elemento), possiamo almeno considerare la veridicità delle semplici notizie di cronaca, l’esposizione sintattica delle stesse, il ripetere di travisazioni, ecc...
La redazione del Resto del Carlino di Forlì, ad esempio, dopo aver pubblicato un articolo travisante i contenuti di una nota del Viminale, raddoppia l’errore!
Prima annuncia che i cortei che da molti mesi, ogni sabato vedono centinaia di persone sfilare per le vie del centro, sarebbero stati aboliti (la redazione pensava che fosse stato abolito il diritto di manifestare): ignoranza, superficialità, disattenzione, malafede o solo divulgazione di falsa notizia a mezzo stampa (ancora considerato reato)... poi "raddoppia".
Il nuovo errore avviene pochi giorni dopo, con la pubblicazione della lettera firmata Maurizio Balistreri: “Spostare i cortei dei No Vax fuori dal centro”.
Questi parla di cortei che da alcuni sabati partono da piazza della Vittoria (nell’articolo, ignorantemente Vittoria viene indicata con la “V” minuscola), poi indica, ancora con ignoranza interpretativa, il suggerimento del ministro Lamorgese come se fosse legge di fatto e confida nel prefetto una soluzione che possa rendere il centro storico un'oasi di serena e inconsapevole spensieratezza; in un contesto nazionale come quello attuale, il facile paragone con lo struzzo è fin troppo banale.
Se questo signore vuole vivere il periodo in completa spensieratezza può farlo tranquillamente, sia sé stesso nel suo obnubilamento ma non si inoltri in rivendicazioni insostenibili e non si permetta di identificare con appellativi chi non conosce.
La redazione del giornale non pubblica facilmente le lettere che riceve, le vaglia attentamente, quindi si assume la responsabilità del suo operato. Chissà se la redazione di Forlì insisterà ancora in questa presa di posizione contro i cortei.
È doveroso ricordare al direttore ed al sig. Balestrieri ed anche a chiunque è concorde con loro, che alcuni diritti esistono ancora e questi fastidiosi dimostranti li stanno difendendo e continueranno a farlo, in difesa della Costituzione, del diritto e della verità che vincerà sul pensiero unico, perché, non dimentichiamolo, il dono del libero arbitrio porta l’uomo a pensare, a porsi domande ed anche avere dubbi, chi non corrisponde a queste caratteristiche è solo foglia al vento.