"Il bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle forze di Kiev crea una minaccia per l'Ucraina e l'intera Europa", è quanto ha dichiarato domenica l'ambasciata russa a Washington in una nota."Abbiamo prestato attenzione alla campagna di disinformazione che si sta svolgendo sui media statunitensi per attribuire la responsabilità della situazione al nostro Paese", prosegue la nota riportata dall'agenzia Tass. "Si afferma indiscriminatamente che l'esercito russo ha lanciato attacchi di artiglieria sul territorio della centrale nucleare.Rileviamo che questa non è la prima provocazione di Kiev in siti pericolosi per la diffusione di possibili radiazioni. Il bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle forze armate ucraine è deliberato. Per screditare la Russia, le autorità ucraine non si risparmiano nulla, creando una vera minaccia alla sicurezza nucleare non solo dell'Ucraina, ma anche dell'Europa".Secondo la Russia, il 5 agosto gli ucraini hanno lanciato un attacco di artiglieria sull'area occupata dalla centrale nucleare. Due linee elettriche ad alta tensione e un oleodotto sono stati danneggiati a causa dei bombardamenti. "Solo grazie alle azioni efficaci e tempestive dell'esercito russo nel difendere l'impianto nucleare, la sua infrastruttura critica non è stata colpita", ha affermato l'ambasciata russa negli Usa.I diplomatici russi hanno invitato le Nazioni Unite e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) "a condannare le azioni criminali di Kiev e ad adottare misure urgenti per prevenire le provocazioni nelle strutture pericolose per le radiazioni in Ucraina", così come i giornalisti americani "a fermare la diffusione Invenzioni russofobiche".L'amministrazione comunale di Energodar, cui fa riferimento la centrale di Zaporizhzhia, ha dichiarato sabato che la parte ucraina ha bombardato l'area tre volte durante la giornata. A seguito di questo attacco, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi si è detto preoccupato per questo attacco e ha esortato a interrompere tutte le operazioni di combattimento che minacciano la sicurezza dell'impianto.Ad oggi, Kiev ha perso il controllo su oltre il 70% del territorio della regione di Zaporozhye. La vita pacifica si sta gradualmente ripristinando in questi territori, che vengono integrati nel quadro giuridico ed economico della Russia. Le autorità locali affermano di voler unirsi alla Russia e organizzare un referendum su questo tema a settembre. L'Ucraina, tuttavia, continua a bombardare strutture civili nei territori liberati.
Così conclude l'articolo la Tass, ricordandoci che Mosca vuole lanciare un referendum in stile Crimea per annettersi ufficialmente le parti di territorio conquistate dal 24 febbraio. Una scelta che, in base a quanto dichiarato da Zelensky, allontanerebbe ulteriormente la possibilità per Kiev di sedersi ad un tavolo per discutere almeno di un cessate il fuoco,
Nel sud, gli ucraini continuano a mettere sempre più in pericolo le conquiste ottenute dai russi nell'oblast di Kherson, continuando a bersagliare le due principali vie di comunicazione che non solo collegano le due sponde della città sul Dnipro da cui la regione prende il nome, ma anche il nord con il resto del territorio, a sua volta confinante con la Crimea. Nel Donbass, Mosca non riesce ad avanzare nell'oblast di Donetsk e, come conseguenza, lancia missili sul resto dell'Ucraina per minare la resistenza dei suoi abitanti.
Ma non solo. Nell'oblast di Vinnytsia, domenica diversi missili hanno colpito alcune strutture militari con i russi che, secondo Kiev, avrebbero fatto ricorso ai modernissimi Kh-47M2 Kinzhal (pugnale in cirillico), missili balistici ipersonici in grado in grado di volare a velocità intorno a Mach 10 disegnando traiettorie manovrate, con virate improvvise pensate per evitare i sistemi antimissile nemici.
Per lo Stato maggiore ucraino, questi i nuovi numeri con le perdite subite dai russi dl 24 febbraio: 42.340 soldati, 1.811 carri armati, 4.070 veicoli corazzati da combattimento, 960 sistemi di artiglieria, 261 sistemi di lancio multiplo di razzi, 132 sistemi di difesa aerea, 192 elicotteri, 223 aeroplani, 754 droni e 15 imbarcazioni.
Da registrare infine la dichiarazione dell'ambasciatore ucraino in Turchia, Vasyl Bodnar, che ha affermato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha una forte influenza sul presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che "nemmeno i leader europei hanno ottenuto ciò che ha ottenuto Erdogan", riferendosi all'allentamento da parte della Russia del blocco del Mar Nero per consentire alle navi da carico il trasporto del grano ucraino.