DEMOCRAZIA DELL’ARROGANZA: l’Unuci fa il pienone al “Circolo Nazionale” con il Prof. Troiani
CASERTA – Una serata pregna di contenuti e riflessioni nel salone degli specchi del Circolo Nazionale sul tema “Siamo davvero nel tempo della democrazia dell’arroganza?”, incontro socio-culturale organizzato da UNUCI, l’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'Italia, presieduto dal Gen. B. (c.a.) Ippolito Gassirà, e dal “Circolo Nazionale” di Caserta presieduto dall’Avv. Gianfranco Foglia. Numerosi gli intervenuti.
Ha fatto gli onori di casa la Dirigente Scolastica del “Manzoni”, tra i primi istituti per eccellenza provinciale, la Prof.ssa Adele Vairo, nelle vesti di vice presidente del circolo casertano, dello – così come lo ha detto –lo storico salotto bene del capoluogo campano.
Nella presentazione degli ospiti il Generale Gassirà - ai quali ha fatto dono del crest dell'Unuci omaggiandoli dell'iscrizione quali soci onorari - ha introdotto la tematica e l’approfondita ricerca nell’economia, nella politica e negli assetti strategici del sistema internazionale – con riferimenti alla pubblicazione del Prof. Troiani, circa mille e duecento pagine - in cui si narra delle tappe attraverso le quali spesso le potenze hanno accantonato il metodo della collaborazione multilaterale scegliendo di competere per la supremazia.
Sulla attraente tematica, anche alla luce della giornata conclusiva del ROME-MED DIALOGUE, che persegue una stretta cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo e non solo attraverso il dialogo per la Pace, ne ha discusso la Giornalista Giulia Bonaudi di Rai-News con il prof. Luigi Troiani, incaricato di Relazioni Internazionali alla Pontificia Università “San Tommaso di Aquino” Roma, e autore del libro “La diplomazia dell’arroganza- Potenze e sistema internazionale del XXI secolo”.
Interessante poi il dibattito che ha fatto seguito alle riflessioni sul tema “Democrazia dell’arroganza” proposte dal relatore ad un attento uditorio.
Ne emerge che c’è da augurarsi la cooperazione tra i Paesi. La democrazia è partecipazione, è dialogo che conduce a riflessioni profonde e vere per fare nette le distinzioni tra le ricadute di scelte fondate su idealismo o realismo per potere operare scelte migliori per l’umanità intera.
Dobbiamo capire - così Troiani - che dobbiamo operare per trasformare la politica e l’economia, responsabili della condizione per certi versi tragica nella quale versa l’uomo. È tempo che la cultura, le religioni, le idee tornino a condizionare lo spadroneggiamento dei troppo potenti e dei troppo ricchi.
Se le politiche degli scenari internazionali, e per quanto ci riguarda quelle del Mediterraneo, saranno costretti a ripensare il loro ruolo con senso etico e religioso della vita, le grandi risorse del nostro tempo potranno essere messe, attenzione, non al servizio delle forme di potere, ma dell’essere umano. Pochi ricordano che all’Unione Europea è stato conferito il premio Nobel per la Pace nel 2012.
Per similitudini di contenuti valoriali, faccio riferimento, per onor di cronaca, ai lavori della tre giorni del Med Dialogue ROME dove, proprio nella giornata conclusiva di ieri, si è parlato accoratamente e indicato il concetto di Mediterraneo Globale, e non più allargato come invece uso negli anni ottanta, e dove, con risvolti intensi, si è parlato dell'insegnamento di Fernad Braudel, storico e scrittore, che diceva - negli anni '40 che: "il Merditerraneo è quale lo fanno gli uomini", e insieme del “Pensiero Meridiano” di Jean Grenier, maestro di Albert Camus (scrittore e filosofo cunese, premio Nobel per la letteratura nel 1957) , che vedeva il Mediterraneo come «Uno spazio breve che suggerisce l’infinito».
in foto: il Generale Ippolito Gassirà presenta i relatori al Circolo Nazionale