L'influencer Federico Rutali, classe 1997, è tornato a sorprendere ancora. La web star ha rilasciato delle nuove dichiarazioni, che potrebbero mettere nei guai un noto volto del mondo del calcio. 

Secondo quanto riportato da Rutali, infatti, lo stesso influencer sarebbe stato a contatto con un calciatore di serie A, che avrebbe mosso contro di lui del body-shaming, ovvero gli avrebbe rivolto degli attacchi gratuiti sul suo aspetto fisico, umiliandolo.

Ho ricevuto io stesso attacchi di body shaming da parte di un famoso calciatore di serie A. Una mia amica si frequentava con un loro compagno di squadra quindi venivo invitato a diverse cene, dove, complice qualche bicchiere di troppo, forse, abbondava il sarcasmo e l’ironia – fa sapere Rutali-. Tra l’offesa e l’ironia c’è una linea sottilissima che peró non deve mai essere superata, soprattutto se più volte ti faccio capire che ho sofferto di certi attacchi e ti rivelo di essere ancora in cura da uno psicologo“.

l web influencer intende denunciare il finto-perbenismo di una parte del mondo dello showbiz che predicherebbe bene e razzolerebbe male, così come si sul dire. “Mi ricordo benissimo una cena in un famoso ristorante di Milano -prosegue nella sua denuncia, con parole anche colorite-, zona porta romana, dove mi derise con cattiveria più volte per il mio fisico ed affermò persino che non avrei dovuto vestirmi in quel modo date le mie forme… Sul momento scoppiai a ridere, per evitare brutte figure davanti a tutti ma dentro di me quella ferita, ancora aperta, stava facendo male. Oggi ricordo quel giorno con molta allegria e penso che il karma abbia fatto il suo dovere dato che si è pure infortunato”.

 

A conclusione della sua denuncia mediatica, infine, Rutali dichiara perentorio: “E parlando poi con altre mie amiche, mi è stato anche rivelato che non era la prima volta che questo calciatore faceva commenti sessisti e legati al corpo. La cosa divertente? Proprio questo calciatore in una intervista aveva rivelato di essere contro il bullismo e voleva lottare affinché la diversità venisse vista come una cosa positiva. Siamo messi bene! Non posso ovviamente fare nomi perché non vorrei rischiare una querela, peró gradirei che le persone capissero quanto moralismo falso c’è nel mondo dello spettacolo. Tutti si presentano davanti alle telecamere e giornali come persone disposte ad aiutare il prossimo, ma nella vita reale sono delle serpi. Solo pronti a giudicare e deridere”.