Dichiarazione dell'ufficio del Primo Ministro - Lo Stato di Israele nega l'autorità della Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia e la legittimità dei mandati di arresto emessi nei confronti del Primo Ministro e dell'ex Ministro della Difesa.Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha incontrato oggi, presso l'ufficio del Primo Ministro a Gerusalemme, il Senatore degli Stati Uniti Lindsey Graham (R-SC), che lo ha aggiornato sugli sforzi che sta portando avanti presso il Congresso degli Stati Uniti contro la CPI e i paesi che hanno collaborato con essa.Parallelamente agli sforzi del Congresso, Israele ha presentato oggi alla CPI un annuncio in merito alla sua intenzione di presentare ricorso alla Corte, insieme alla richiesta di ritardare l'esecuzione dei mandati di arresto.L'avviso di ricorso di Israele dimostra nei dettagli fino a che punto la decisione di emettere mandati di arresto fosse infondata e priva di qualsiasi fondamento fattuale o giuridico.Se la CPI dovesse respingere l'appello, ciò dimostrerebbe agli amici di Israele negli Stati Uniti e in tutto il mondo quanto la CPI sia faziosa nei confronti dello Stato di Israele.
La dichiarazione dell'Ufficio di Netanyahu è stata diffusa in serata. L'incipit, come chiunque può comprendere è un'aberrazione logica, e va tradotta in questi termini: Israele fa appello alla decisione della CPI, ma l'appello non va interpretato come implicito riconoscimento della CPI da parte di Israele.
Perché? Non è spiegato, neppure tra le righe.
Invece è ben evidente la minaccia contro la CPI e i Paesi che, aderenti allo Statuto di Roma, l'hanno creata e, in teoria, ne dovrebbero supportare l'operato.
Per darle corpo, il (presunto) criminale Netanyahu ha utilizzato il senatore statunitense Lindsey Graham (nella foto con Netanyahu), probabilmente recatosi ad hoc a Gerusalemme, un repubblicano che rappresenta la Carolina del Sud (oltre che lo Stato ebraico da cui è finanziato tramite l'AIPac).
Netanyahu ha affermato che Lindsey Graham lo ha aggiornato "su una serie di misure che sta promuovendo al Congresso degli Stati Uniti contro la Corte Penale Internazionale e contro i paesi che decideranno di collaborare con essa".
Lindsey Graham è la stessa persona che aveva applaudito ed esaltato l'operato della CPI quando tempo fa emise un mandato di arresto nei confronti di Putin!
Il portavoce della CPI Fadi El Abdallah ha detto ai giornalisti che se venissero presentate richieste di appello, spetterà ai giudici decidere se annullare o meno la precedente decisione.