Esteri

Pompeo, a Berlino per i 30 anni dalla caduta del muro, bacchetta Cina, Russia e Macron

A Berlino per il 30° anniversario della caduta del muro, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, oggi se l'è presa un po' con tutti: Russia, Cina Francia e non solo...

Pompeo ha dichiarato che i metodi usati dalla Cina per reprimere il proprio popolo sarebbero "terribilmente familiari" a quelli usati un tempo dai tedeschi orientali.

Richiamandosi poi all'anniversario della caduta del muro, il segretario di Stato ha aggiunto che "l'Occidente - tutti noi - ha perso la strada nel bagliore di quel momento di cui andare orgogliosi... gli Stati Uniti e i suoi alleati dovrebbero difendere ciò che è stato così duramente conquistato nel 1989 e riconoscere che sui valori siamo in competizione con nazioni che non sono libere.

Pensavamo di poter distogliere le nostre risorse dalle alleanze e dai nostri militari. Avevamo torto. Oggi la Russia, guidata da un ex ufficiale del KGB di stanza a Dresda - Vladimir Putin - invade i suoi vicini e uccide gli oppositori politici".

E parlando di sicurezza, Pompeo non poteva poi non parlare di Nato, di cui a Londra il mese prossimo si celebrerà il 70° anniversario, descrivendo in termini irridenti le dichiarazioni del presidente francese Macron, che di recente aveva parlato di morte cerebrale per la NATO in seguito al disimpegno statunitense e a quanto accaduto nel nord della Siria invasa dall'esercito turco.

Pompeo ha poi aggiunto che se le nazioni europee credono di poter ottenere i benefici della sicurezza senza fornire alla NATO le risorse di cui ha bisogno, non rispettando i propri impegni, c'è il rischio che la NATO possa diventare inefficace o obsoleta. Un richiamo esplicito alle passate accuse del presidente Trump che ha più volte accusato  i Paesi europei membri della NATO di non aver sempre corrisposto loro quota per le spese militari e di aver fatto troppo affidamento sugli Stati Uniti per la loro difesa.

Come giudicare le parole di Pompeo? Probabilmente, più che rivolte ai diretti interessati, rivolte a quella parte dell'elettorato americano cui Trump guarda per farsi rieleggere: gente di destra, ultrà del nazionalismo e della supremazia Usa che si aspetta un'America e un presidente sempre contro tutti e contro tutto.

Così ha vinto la volta scorsa e anche stavolta utilizzerà la stessa formula... dimenticandosi però che quattro anni fa i russi lo avevano aiutato a sconfiggere la Clinton... e non poco. Adesso, però, inizia a parlarne male e a ricordarsi quel che Putin è in realtà.

Autore Marco Cantone
Categoria Esteri
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