«Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni dell’Indonesia, colpite da violente calamità naturali, che hanno causato gravi perdite in vite umane, numerosi dispersi e senzatetto e ingenti danni materiali.

Invito tutti ad unirsi a me nella preghiera per le vittime e i loro cari. Sono spiritualmente vicino agli sfollati e a tutte le persone provate, implorando da Dio sollievo nella loro sofferenza. Faccio appello perché non manchi a questi fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità Internazionale.»

Questo l'appello di Papa Francesco dopo la preghiera odierna dell'Angelus per ricordare le persone colpite dallo tsunami che ha devastato le coste dell’Indonesia presso lo stretto di Sonda, tra le isole di Giava e Sumatra, provocando finora, in base alle ultime notizie, oltre 220 morti, più di 800 feriti e una trentina di dispersi.

Secondo fonti indonesiane, l'onda anomala potrebbe essere la conseguenza di frane sottomarine seguite all'eruzione dell'Anak Krakatau, un'isola vulcanica formatasi dal vulcano Krakatoa, noto alle cronache per la violentissima eruzione del 27 agosto 1883, che sprigionò un'energia tale da provocare il rumore più forte mai udito sul pianeta, un boato che sarebbe stato avvertito a quasi cinquemila km di distanza, a seguito di un'esplosione che ridusse in cenere l'isola sulla quale il vulcano sorgeva, scatenando un'onda di maremoto alta 40 metri con una velocità di 300 km/h e conseguenze atmosferiche che impattarono sul clima terrestre per molti mesi.

Vittime dello tsunami di ieri sono stati soprattutto i dipendenti dell'azienda statale PLN, riuniti per una festa di fine d'anno. Un muro d’acqua si è riversato sul palco realizzato vicino al mare, dove per l'occasione si esibiva la band Seventeen,  travolgendo le 260 persone che assistevano al concerto.

Le autorità indonesiane non escludono neppure la possibilità di un altro tsunami, considerando le modalità di quello appena registrato e hanno invitato alla massima prudenza le popolazioni che abitano vicino alle coste.