Amici lettori, in questo articolo intervistiamo lo scrittore italiano di gialli e thriller Marco Tiano. Tiano è l'autore del thriller/horror LA BAMBINAIA, pubblicato dalla casa editrice Fazi Editore.

Eccovi la quarta di copertina del libro:

Quando Giorgia e Simone, giovane coppia di avvocati romani, arrivano in provincia di Siracusa insieme al figlioletto Mattia per un’opportunità di lavoro, è la fine dell’estate. Le giornate sono ancora lunghe e calde e la casa che hanno comprato – una villa in stile ottocentesco – è un gioiello isolato nelle campagne assolate del siracusano, tra i campi di grano dorati e gli agrumeti. Ma tra gli anziani dei paesi vicini girano strane voci, vecchie storie – storie di sangue di un passato sepolto – a proposito di quella casa, e Giorgia e Simone non tarderanno a scoprire sulla loro pelle che Villa Teresa non è un luogo come tutti gli altri…

Caro Marco, grazie per aver accettato il nostro invito e, soprattutto, per il breve preavviso. La tua ultima pubblicazione è il thriller/horror LA BAMBINAIA. Come è nata l'idea di scrivere questo libro?

Grazie a voi per aver deciso di intervistarmi. Dunque, la storia di "La bambinaia" è nata per la partecipazione a un challenge letterario; per questo motivo non è molto lunga, in quanto c'era un limite di battute da rispettare. "La bambinaia" ha avuto l'onore di vincere il challenge al quale ha partecipato, ed è quindi stato pubblicato dalla Fazi editore. Io sono da sempre un appassionato di misteri. Le storie di suspense mi affascinano e catturano, quindi quando ho intravisto la possibilità di scrivere una storia che rientrasse in questo genere, ne ho subito approfittato, mettendo in moto la creatività. 

Per chi non avesse letto ancora il libro, puoi raccontarci qualcosa di più su LA BAMBINAIA?

Certo! "La bambinaia" più che un thriller o un horror è una ghost story. Una ghost story classica, che si concentra soprattutto sulla suspense, sull'atmosfera gotica. Il mio obiettivo era tenere il lettore incollato alle pagine, ma soprattutto farlo immergere in una bolla dove tensione e suspense ti tengono con il fiato sospeso. Il lettore deve provare il famoso brivido lungo la schiena, irrigidirsi per la tensione. Terminata la lettura, il lettore non deve dimenticare la storia, ma anzi provare quel senso di "paura" e angoscia, tipico delle storie inquietanti. Per inquietare il lettore, però, non ho voluto usare scene sanguinolente o violente. Assolutamente! No, mi sono voluto concentrare sui dubbi, sulla componente psicologica dei personaggi, sulla location, sull'atmosfera; come negli horror classici gotici.

Dalle notizie che abbiamo letto sui tuoi social, ci è sembrato di capire che "La bambinaia" avrà un sequel. È così?

Sì, esatto. Ho già terminato di scrivere il sequel, e adessomi sto dedicando alla sua revisione finale (si spera!). Nel sequel, ci saranno gli stessi personaggi de "La bambinaia", ma sono passati parecchi anni, quindi sono cambiate molte cose. Di più, non posso anticiparvi. :) 

D'accordo. Allora, cambiando argomento, c'è un libro al quale sei particolarmente legato? Un libro del quale hai un bel ricordo.

Sì, certamente. Si tratta di "Il mastino dei Baskerville" di Conan Doyle. Fu uno dei miei primi libri gialli letti, e ne ho un ricordo meraviglioso. Tra l'altro, è uno dei libri che ha contribuito ad alimentare la mia passione per il genere mystery. L'ho letto quando era un ragazzino, e ne conservo ancora la copia. 

Quindi, i gialli sono le tue letture preferite esatto? Tra l'altro, tu hai creato un blog che tratta proprio questo genere letterario: Il Giallista.

Sì, esatto. I gialli sono la mia passione da sempre. Ho iniziato con i classici inglesi, quelli della Christie, e poi mi sono allargato ad altri autori: Conan Doyle, la Sayers, Van Dine... etc. Dal giallo, sono passato al thriller, ma la mia passione per i gialli classici non è mai finita. Adoro le storie dove c'è un mistero da scoprire e un colpevole da smascherare. La sfida tra lettore e autore è elettrizzante! Sì, come hai detto, gestisco il blog "Il Giallista", dedicato al genere mystery. Tra l'altro, a dicembre 2019 "Il giallista" ha festeggiato i suoi primi 10 anni, con un flusso di visitatori che si aggira sui 100mila al mese. Grazie a "Il giallista", ho avuto il piacere di intervistare grandi autori contemporanei e di leggere i loro libri in anteprima. Ma una delle soddisfazioni più grandi è la possibilità di diffondere l'amore per i libri, i gialli e la lettura in generale.

Cosa ne pensi della regola: per saper scrivere devi prima leggere?

Non c'è nulla di più vero. Leggere è fondamentale. Se vuoi che gli altri leggano te, devi sapere scrivere, ma soprattutto saper raccontare una storia. E questo lo impari solo leggendo. Sì, esistono le scuole di scrittura che ti insegnano i "trucchi" per scrivere e strutturare una storia, ma non c'è nulla che ti insegni più della lettura. Grazie alla mia passione per i libri, leggo molto, anche se a volte penso che non dedico alla lettura tutto il tempo che vorrei dedicarle.

Concludendo, c'è qualche novità riguardante tua carriera letteraria che i tuoi lettori dovrebbero conoscere?

Be', come ho detto prima, sto lavorando per terminare l'ultima stesura del sequel di "La bambinaia", ma sto anche mettendo insieme gli appunti e le idee per un thriller psicologico dal finale inaspettato. Non vi anticipo altro e vi invito a seguire i miei social, per rimanere informati sui miei libri e "La bambinaia". Grazie mille per l'intervista. È stata un'esperienza molto piacevole. Un saluto a tutti!

Grazie a te, Marco! Ci auguriamo di continuare questa chiacchierata molto presto.  

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