Ancora terrore in Baviera. Un siriano si fa esplodere durante un concerto ad Ansbach
Domenica sera, attorno alle 22, un siriano di 27 anni si è fatto esplodere nella città bavarese di Ansbach, non lontana da Norimberga, dove si stava tenendo un concerto nell'ambito dell'annuale Ansbach Open Festival.
L'esplosione ha causato dodici feriti, tre dei quali gravi, ma nessuno è in pericolo di vita.
E' stata una settimana terribile quella passata per il land bavarese, iniziata lunedì con un giovane afgano armato di ascia che ha ferito alcuni passeggeri di un treno a Würzburg, cui venerdì ha fatto seguito la sparatoria al centro commerciale di Monaco.
Il siriano, che trasportava l'esplosivo in uno zainetto, ha cercato di entrare al concerto, cui stavano assistendo 2500 persone, ma gli è stato impedito perché non era in possesso del biglietto. Allora si è allontanato, per evitare le perquisizioni da parte degli agenti che presidiavano il luogo, in direzione di una vicina osteria, molto frequentata, davanti alla quale si è fatto esplodere.
Le motivazioni del gesto non sono ancora chiare e non ci sono elementi a conferma di una sua matrice islamica. Quello che si sa è che il giovane suicida, che abitava ad Ansbach, aveva già tentato due volte di togliersi la vita e, attualmente, era sottoposto a trattamento psichiatrico.
Aveva fatto domanda di asilo politico in Germania due anni fa, ma gli era stata respinta lo scorso anno e, pertanto, avrebbe dovuto essere estradato in Bulgaria.
A seguito dell'esplosione, il concerto è stato interrotto e gli spettatori hanno lasciato il luogo della manifestazione. E' stato evacuato anche un albergo nelle vicinanze dell'esplosione. Sul posto sono arrivati oltre 500 fra agenti delle forze dell'ordine, pompieri e personale medico. La polizia ha chiesto via Twitter a chi era presente al fatto di inviare video e foto che potessero meglio chiarire l'accaduto.
Il primo ministro bavarese, Horst Seehofer, ha fatto sapere, tramite il suo addetto stampa, che, nonostante che la regione sia stata vittima per la terza volta in una settimana di un grave atto di violenza, lo stato di diritto non deve arrendersi di fronte a fatti come questo.