Di seguito gli ultimi dati emersi dalla cabina di regia pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità (comunicato Stampa n. 73/2021) il 31 dicembre sull'andamento del contagio da Covid-19.
Ecco riassunti i principali contenuti emersi dalla cabina di regia:
L'incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare rapidamente: 783 vs 100.000 abitanti (24/12/2021 - 30/12/2021) vs 351 per 100.000 abitanti (17/12/2021 – 23/12/2021), dati flusso ministero Salute.
Nel periodo 7 dicembre – 20 dicembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 1,13 – 1,22), leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente ed ancora al di sopra della soglia epidemica. È stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,11 (1,07-1,13) al 20/12/2021 vs Rt = 1,11 (1,07-1,14) al 13/12/2021.
In aumento il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 12,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 dicembre) vs il 10,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 17,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 dicembre) vs il 13,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 dicembre).
2 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto, 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato secondo il DM del 30 aprile 2020. Tra queste, sette Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. Una Regione/PA è classificata a rischio basso.
Numerose Regioni/PPAA riportano una singola allerta di resilienza. Due Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (124.707 vs 62.669 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (21% vs 27% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 45%) e aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (31% vs 28%).