Il capo dei Casalesi Francesco Schiavone collaborerà con la giustizia
Il criminologo Vincenzo Musacchio: “Quali segreti potrà rivelarci?”
“L’analisi criminologica di questo “pentimento” deve partire da un punto fermo: Francesco Schiavone “detto Sandokan” è stato per anni, dopo la morte di Antonio Bardellino, il capoclan indiscusso dei Casalesi e cioè di un’organizzazione criminale tra le più potenti d'Italia con radici a Casal di Principe e infiltrazioni in Italia e all’estero”.
“Questo significa che siamo di fronte ad un collaboratore di giustizia di primo livello che può far luce sui tanti misteri segreti che avvolgono il territorio campano e sugli affari illegali che il clan ha storicamente intrattenuto in Italia e all’estero”.
“Essendo uno dei precursori della cd. “ecomafia” può far luce su molti traffici illeciti di rifiuti di cui è stato protagonista per anni, insieme al cugino Carmine, inventando, di fatto, il mercato del riciclaggio illegale dei rifiuti tossici”.
“Se il suo pentimento sarà serio e concreto dovrà svelarci i legami tra politica e imprenditoria”. Francesco Schiavone può fare nomi e cognomi e aprire uno squarcio di luce non solo sulle persone, ma sui fatti e soprattutto sulle complicità e le collusioni sulla cd. area grigia”.
Vincenzo Musacchio è criminologo forense, giurista, associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). È ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra.