ROMA - (Ernesto Genoni) - Un anno di tragedie, con  guerre che si susseguono ovunque. Così all'Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, autore di numerose pubblicazioni - ultima in ordine di tempo "Il pluralismo educativo" edito dalla Marcelliana - cavaliere al merito della Repubblica italiana: Suor Anna Monia è esperta di politiche scolastiche, in un bilancio dell'anno che va via lancia un invito alla speranza e alla responsabilità.

"Il 2023 - dice Suor Anna Monia -  è ormai agli sgoccioli. E' una bella atmosfera: i bellissimi concerti che la televisione trasmette, da Venezia e da Vienna, e gli affascinanti spettacoli pirotecnici delle piazze delle principali città italiane e del mondo. Musica e colori aprono i cuori alla speranza. - sottolinea Suor Anna Monia Alfieri - Certo l'anno che si chiude non è esente da tragedie e sconfitte dell'umanità: il perdurare della guerra in Ucraina, lo scoppio di una nuova guerra tra Israele e Palestina sono i due esempi più tristi, cui fanno eco le diverse forme di violenza e di discriminazione di cui la cronaca italiana e mondiale ci ha informato"."Le alternative, davanti a tutto questo, sono due: o chiudersi nella rassegnazione oppure aprirsi alla speranza, una stabile speranza, fondata nella fiducia che l'esperienza dell'umanità non può esaurirsi nella cecità della violenza. Tutt'altro: l'uomo è capace di ben altro ed è a questo ben altro che occorre rifarsi, nelle dimensioni quotidiane delle nostre vite. - evidenzia ancora Suor Anna Monia Alfieri - Allora l'augurio per il 2024 è un rinnovato appello alla speranza che si nutre della responsabilità delle nostre scelte quotidiane che devono essere ispirate a quel desiderio di bene, per sé e per gli altri, che è iscritto nel cuore di ogni uomo, un bene che, nonostante tutto, deve prevalere sulla tentazione del male nelle sue diverse forme"."Concludo citando un passo del libro dei Numeri, in cui vengono riportate le parole che Dio rivolge a Mosè per Aronne e tutto Israele: si tratta di un augurio bellissimo che vale per credenti e non credenti. Per il loro carattere universale le cito nella traduzione latina per sottolinearne ulteriormente la solennità e la bellezza: Benedicat tibi Dominus et custodiat te! Illuminet Dominus faciem suam super te et misereatur tui! Convertat Dominus vultum suum ad te et det tibi pacem! Sia così per tutti!"


(Traduzione:  «Il Signore ti benedica e ti custodisca, mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore benedica te, frate Leone