Tre le navi umanitarie bloccate in Italia: il Governo Meloni si è inventato il reato di solidarietà
Adesso sono arrivate a tre le navi umanitarie poste sotto fermo amministrativo dal governo dei (post) fascisti guidato da Giorgia Meloni. Dopo la nave Aurora (di Sea Watch) bloccata a Lampedusa, la Open Arms bloccata a Carrara per 20 giorni e multata di 10.000 euro dopo aver sbarcato 195 persone, oggi è arrivato il fermo amministrativo per la Sea Eye 4, che dopo aver sbarcato 114 persone è stata sanzionata con 3.333 euro di multa e bloccata nel porto di Salerno per i prossimi 20 giorni.
Dei risultati del decreto "Cutro", uno scandalo di cui si è reso responsabile anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una sorta di riedizione 2.0 di Ponzio Pilato, si è finalmente accorta anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein:
"Ricevere una multa e un fermo amministrativo per aver salvato più vite umane di quelle ‘autorizzate’: il decreto del governo Meloni costituisce il reato di solidarietà.È quello che è accaduto a Open Arms per aver soccorso alcune imbarcazioni in difficoltà durante la navigazione verso il porto di sbarco assegnato a Carrara (il più lontano possibile per crudeltà), per un precedente salvataggio. È quello che sta succedendo anche alla nave di Sea-Eye a Salerno, multa e fermo per venti giorni.Ci dicano: quelle persone in pericolo andavano forse abbandonate in mare?Il paradosso è che sempre più spesso è la Guardia Costiera italiana a richiedere il loro intervento di supporto: in una missione precedente Open Arms si è trovata a effettuare 7 operazioni di soccorso nella stessa giornata, nell’ultimo mese hanno salvato 734 persone e fornito assistenza ad altre 540 sempre sotto coordinamento della Guardia Costiera italiana.Ma oggi quella nave cui le stesse autorità italiane hanno chiesto supporto per i salvataggi viene fermata per venti giorni per effetto del decreto approvato dal governo Meloni.Mi rifiuto di chiamarlo decreto Cutro, serve più rispetto per quei morti.È un decreto che vuole rendere più difficile salvare vite e viola il diritto internazionale del mare. Si chiede supporto alle ONG - è accaduto persino quando le motovedette della Guardia Costiera hanno finito il carburante - ma al loro arrivo le si sanziona e criminalizza, fermandole per 20 giorni.Si fa la guerra alle ONG che stanno solo sopperendo alla grave assenza di una missione istituzionale UE di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, una Mare Nostrum europea. E in Europa il governo muto.Non credo ci sia altro da aggiungere di fronte ad un Governo che ritiene una colpa salvare vite e non un dovere morale. Forse solo una parola: disumano. La solidarietà non è reato".
A dirla tutta, però, qualcos'altro da aggiungere c'è, visto che negli stessi giorni in cui si beano soddisfatti del fatto che stanno ulteriormente aumentando le possibilità che delle persone (tra cui donne e bambini) possano annegare in mare, i patrioti della disumanità inviano tre motovedette nuove di pacca ai trafficanti della Guardia costiera libica, che potranno incrementare le attività illecite di cui (post) fascisti accusano invece le ong.
Per delucidazioni in merito chiedere a Nello Scavo, giornalista di Avvenire!