Cronaca

Niente più mascherina anche in Italia, ma potrebbe rivelarsi non una grande idea

Da lunedì 28 giugno tutta l'Italia è in zona bianca e all'aperto non è più obbligatorio indossare la mascherina. Il solito politico dedito alle pagliacciate non ha mancato di celebrare l'evento via social, una volta passata la mezzanotte.

La possibilità, però, è che le persone possano interpretare il "messaggio" come la definitiva liberazione dal problema pandemia. È  accaduto qualcosa di simile la scorsa estate, accadrà anche in questa, per colpa di alcuni politici irresponsabili e di alcuni medici altrettanto irresponsabili che invece di fare scienza pensano sia più opportuno, per le loro carriere, fare politica.

Ad iniziare a gettare un po' di acqua sul fuoco del facile entusiasmo alimentato dalla propaganda di chi è in affanno nel raccoglier consensi è intervenuto stamani il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervistato dalla radio della Confindustria. 

"È verosimile che la variante Delta ci costringerà a rimodulare il Green pass - ha detto Sileri - rilasciandolo dopo la seconda dose di vaccino: ma è presto per dirlo, aspettiamo ancora i dati di una o due settimane.  ... Bisogna correre con le seconde dosi, soprattutto tra i meno giovani... e avvicinare il più possibile i tempi del richiamo ai 21 giorni per Pfizer e ai 28 per Moderna, com'era inizialmente".

La precedente variante inglese del coronavirus ha causato la seconda ondata di contagi da Covid in Europa e in Italia. L'attuale variante indiana, o Delta che sia, sta di nuovo espandendosi in Europa e in Italia, mentre rischia di essere classificata come nuova ondata nel Regno Unito, dove adesso il numero giornaliero di contagi è simile a quello di inizio febbraio.

A partire da Manchester fino alle contee a nord di Glasgow la Gran Bretagna registra una media da 100 a 399 casi Covid ogni 100mila abitanti, con alcune eccezioni in negativo dove i casi superano i 500. Finora decessi e ospedalizzazioni, con quest'ultime in leggero aumento, non preoccupano, ma nessuno può ancora dire con certezza fino a che punto possa essere garanzia di sicurezza la vaccinazione completa, comprendente anche la seconda dose. Bisogna attendere e mantenere la massima prudenza.

Inoltre, in Italia, siamo ancora lontani dall'aver vaccinato quasi il 62% della popolazione adulta come nel Regno Unito, dove almeno una dose è stata somministrata addirittura all'84% della popolazione. 

Per queste semplici considerazioni sarebbe opportuno limitare l'entusiasmo per certe decisioni, così come sarebbe stato ancor più opportuno non prendere certe decisioni.

Autore Carlo Airoldi
Categoria Cronaca
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