Nella conferenza stampa rilasciata martedì al termine dei lavori della riunione straordinaria del Consiglio europeo del 24 e 25 maggio, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa dove, tra le altre cose a seguito della domanda di un giornalista, si è espresso sulle immagini dei bambini morti su una spiaggia libica diffuse da Oscar Camps fondatore della ong Pro Activa Open Arms, dichiarando che sul problema migranti "serve una risposta solidale, un sostegno anche da paesi Ue finora indifferenti".


"Paesi come la Libia e la Tunisia, dove la situazione politica è seria, sono sempre più paesi di transito. Si è iniziata una collaborazione in una parte del mondo che ci aveva visti sempre su sponde diverse, se non contrastanti. È una parte importante della nostra collaborazione. L'intenzione è di lavorare insieme in quella parte del mondo".

Così Draghi ha spiegato la linea concordata con il presidente Macron durante l'incontro bilaterale sul tema dei migranti, svoltosi questa mattina a margine del Consiglio Europeo.

Draghi ha poi aggiunto che "mettere a dormire un problema non lo fa sparire" e di aver illustrato "i numeri delle ultime settimane", sottolineando che "da parte di Francia e Germania, così come di altri Paesi, c'è stata una presa di coscienza del problema. Quanto questo porti a soluzioni comuni condivise è tutto da costruire. Ma i primi passi sembrano dimostrare una certa consapevolezza che occorra una risposta solidale non indifferente", tanto che il tema "sarà nell'agenda specifica del prossimo consiglio".

"Ho avuto il sostegno da Paesi che finora sono stati piuttosto indifferenti. Non voglio spingermi ora nel promettere successi, ma speriamo che questa buona volontà si traduca in fatti concreti".

Nessun commento su quelle immagini, invece, dai leader dei vari partiti che compongono la maggioranza. 

Questo, invece, il commento di Open Arms:

“Senza le barche delle ONG le persone non partono”.
“Gli accordi con la Libia stanno funzionando e sono l’unica soluzione”.
“Chiudere le frontiere, fermarli, non farli arrivare, ecco cosa serve”.
Le foto pubblicate ieri da #OscarCamps raccontano un’altra storia: quella di tre bambini abbandonati sulla spiaggia di Zuwara, sepolti dalla sabbia e dall’indifferenza, quella del nostro paese che si appresta a rifinanziare le sue missioni in Libia e di un’Europa che anche oggi ha deciso di rinviare la discussione sul Mediterraneo e sulle sue tragedie.E mentre tutti fanno finta di niente, i bambini muoiono. Provateci voi a starvene #zittiebuoni.