Il progetto della Accademia Discografica Nazionale è quello di creare i protagonisti della scena musicale italiana con i MASTER in Discografia, Management, Sound Engineering, Skatting, Biodinamica del Suono, Broadcast Radiofonico con la partecipazione di Discografici, Produttori, Manager & Stampa Radio TV, Direttori d'orchestra, Coach e Sound Engineering.

Vogliamo raccontare l' Accademia Discografica Nazionale attraverso l'esperienza vissuta da tutti coloro che hanno deciso di affidare il loro talento alla professionalità del suo staff.

Intervista a Lidia Di Paola.

Descrivici la tua esperienza in Accademia Come ti sei sentita? Cosa hai provato?
Mi è piaciuta molto questa esperienza, anche perché poi si è avuto modo di confrontarsi con tanti altri artisti molto bravi e provenienti da tutta Italia e oltre, quindi è sempre già molto educativo e utile rapportarsi con tante altre realtà musicali e umane, oltre che, come qualsiasi contesto in cui mettere in scena te stessa e la tua voce, sempre emozionante.

Come ti ha cambiato o come credi ti cambierà questo evento?
Questo evento è stato ulteriormente bello e positivo per me, perché dato che tra tutti i partecipanti, venivano selezionati solo i 3 più votati, in questo caso dal pubblico, io sono risultata tra i 3 e dato che il mio cantare ha sempre e solo come obiettivo principale il semplice arrivare a chi mi ascolta, chiunque esso sia, allora posso solo che essere sempre già soddisfatta di questo, perché sapere che la mia voce piace è la maggiore soddisfazione per me di ciò che faccio e che mi da maggior motivazione di continuare sempre e non abbandonare mai. Poi in palio c'erano 3 inediti per i 3 selezionati messi a disposizione dal Direttore di questo evento, Mario Greco e la sua Etichetta Discografica Edm, arrangiato poi dal chitarrista Gianluca Rando, molto conosciuto per aver avuto a che fare con i grandi della musica della storia italiana di quella che piace a me, e quindi sicuramente è già il tutto un'altra bella soddisfazione per me.

Tre aggettivi per descrivere la tua musica.
Melodiosa, armonica, romantica.

Quando hai iniziato a suonare/ quando hai scritto la prima canzone?
In realtà non suono nessuno strumento, anche se mi piacerebbe molto il piano, e sono solo interprete e non cantautrice, per cui finora non ho mai scritto io in prima persona un testo, ma ho degli autori che me li scrivono.

La tua canzone "biglietto da visita".
La canzone che più mi rappresenta, quella cosiddetta da "cavallo di battaglia", che mi accompagna ormai da quando la cantai per la prima volta una ventina di anni fa, è L'emozione non ha voce, di Adriano Celentano. Fu la prima canzone con cui mi esibìi per la prima volta al pubblico a 14 anni, assegnatami per caso a una manifestazione musicale a scuola, ed è quella che poi, forse anche per questo motivo, mi sono portata sempre e continuo a portarmela sempre nelle mie esibizioni o come una delle scelte principali quando devo cantare un pezzo, ma anche e soprattutto perché fa parte di quel repertorio romantico che rappresenta in primis la mia persona e quindi che più mi si addice!