Come ha ricordato anche Save the Children in una nota, le istituzioni di Italia e Unione europea, che dovrebbero rappresentare centinaia di milioni di persone, in due settimane non sono state in grado di trovare una soluzione per accogliere 42 persone, lasciando la responsabilità di salvare le loro vite al capitano di una nave!

"La salvaguardia della vita umana - ha ricordato Save the Children - è stata messa in secondo piano, prolungando ingiustamente e in maniera irresponsabile la sofferenza delle persone a bordo.

Nei giorni scorsi, oltre 40 organizzazioni attive per i diritti dei minorenni e di migranti e rifugiati, tra cui Save the Children, hanno chiesto al Presidente del Consiglio Conte di intervenire in questa direzione, sottolineando che la Sea Watch non avrebbe potuto ottemperare all'ordine di ricondurre le persone in Libia, porto non sicuro.

Ad oggi, in mancanza di una assunzione di responsabilità dei governi, il capitano della Sea Watch ha deciso di sbarcare a Lampedusa i migranti a bordo della nave: a questo punto ci aspettiamo che i minorenni e le persone a bordo, vengano fatte scendere al più presto, dando loro cure e assistenza. Save the Children come sempre è pronta a fare la sua parte garantendo supporto ai minori non accompagnati.

Salvare vite umane dovrebbe essere la preoccupazione principale degli Stati Membri dell'UE e che per questo motivo lo sbarco in un porto sicuro, tempestivo e prevedibile delle navi di soccorso deve sempre essere consentito.

Garantire che migranti e rifugiati, molti dei quali bambini e adolescenti soli, siano sbarcati in porti sicuri dove possono ricevere una protezione adeguata e sensibile ai minori significa che le navi nel Mediterraneo, siano esse ONG o navi mercantili, non incontrino ostacoli quando soccorrono e sbarcano persone in difficoltà.

Cercare di impedire, scoraggiare, ostacolare le operazioni salvavita di ONG e navi commerciali è pericoloso e mette a rischio la vita dei naufraghi, oltre a violare la Costituzione italiana e il diritto internazionale".


Nel frattempo, Sea-Watch 3 si trova di fronte all'isola di Lampedusa. Personale della Guardia di Finanza è a bordo della nave in attesa di ricevere ordini per consentirne l'attracco e lo sbarco delle persone a bordo.